La Top 5 Classica di TheNemesis
Inviato: 01/03/2016, 15:25
Ritengo questa una delle pagine più belle scritte da Chopin.
La forma Ballata si incontra già nel Duecento e nel Trecento ma le Ballate di inizio Ottocento sono forme completamente diverse. Di solito sono musiche strumentali basate su testi letterari e, all'epoca, non era una novità dare a un’opera strumentale un titolo usato per la musica vocale, lo aveva già fatto Beethoven con le Romanze.
La novità delle Ballate di Chopin consiste nel fatto che sono composizioni strumentali e non si riferiscono ad alcun testo letterario, anche se sono stati fatti alcuni tentativi di ricondurre le composizioni di Chopin alle Ballate di Mickiewicz (che Chopin conosceva bene), ma sensa grande convinzione. È vero che Chopin prese l’idea da questi scritti ma è anche vero che egli odiava le opere "a programma" ed i riferimenti letterari nelle opere musicali. A differenza dei suoi coetanei Liszt, Mendelssohn e Schumann, Chopin evitava nei titoli delle sue opere qualunque riferimento extramusicale e chiamava le sue composizioni direttamente con il nome del genere.
Le Ballate sono, forse, le composizioni in cui Chopin riesce a sintetizzare ogni aspetto della sua arte, come compositore e come pianista: vi ritroviamo la tecnica degli Studi, la complessità delle Sonate, la potenza epica delle Polacche, la passionalità degli Scherzi, la delicatezza e la liricità delle Mazurche e dei Notturni.
La quarta Ballata è dedicata all’allieva Charlotte de Rothschild, baronessa e moglie del celebre banchiere Nathaniel che Chopin aveva conosciuto quando era a Parigi. Scritta nel 1842, sembra sia stata abbozzata già l’anno precedente e alla fine del 1842 presentata alla casa editrice Breitkopf perché ne curasse la pubblicazione.
L’autografo, oggi a New York, riporta solo le prime 79 battute scritte in 6/4 come la prima Ballata, con il raddoppio di tutte le figure. Durante il lavoro Chopin si rese conto che con quel ritmo rischiava di essere eseguita troppo lentamente e così la riscrisse in 6/8, il tempo attuale.
Siamo al momento conclusivo dell’attività creatrice di Chopin, quando produce opere di tale elevatezza da sfuggire alla possibilità di comprensione dei suoi coetanei. Nessuna sua opera ha raggiunto un grado così elevato e intenso, l’opera 52 è passionalità sublimata. Sembra una improvvisazione geniale, è un compendio di tutti gli stili e i generi trattati da Chopin durante tutta la sua carriera compositiva: ha delle Variazioni, della Sonata, del Notturno, della Barcarola.
Posizione n. 5 - Fryderyk Chopin - Ballata n. 4 in Fa minore op. 52 - Esegue: Maurizio Pollini
[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=f3nLd4eaRKo[/bbvideo]
La forma Ballata si incontra già nel Duecento e nel Trecento ma le Ballate di inizio Ottocento sono forme completamente diverse. Di solito sono musiche strumentali basate su testi letterari e, all'epoca, non era una novità dare a un’opera strumentale un titolo usato per la musica vocale, lo aveva già fatto Beethoven con le Romanze.
La novità delle Ballate di Chopin consiste nel fatto che sono composizioni strumentali e non si riferiscono ad alcun testo letterario, anche se sono stati fatti alcuni tentativi di ricondurre le composizioni di Chopin alle Ballate di Mickiewicz (che Chopin conosceva bene), ma sensa grande convinzione. È vero che Chopin prese l’idea da questi scritti ma è anche vero che egli odiava le opere "a programma" ed i riferimenti letterari nelle opere musicali. A differenza dei suoi coetanei Liszt, Mendelssohn e Schumann, Chopin evitava nei titoli delle sue opere qualunque riferimento extramusicale e chiamava le sue composizioni direttamente con il nome del genere.
Le Ballate sono, forse, le composizioni in cui Chopin riesce a sintetizzare ogni aspetto della sua arte, come compositore e come pianista: vi ritroviamo la tecnica degli Studi, la complessità delle Sonate, la potenza epica delle Polacche, la passionalità degli Scherzi, la delicatezza e la liricità delle Mazurche e dei Notturni.
La quarta Ballata è dedicata all’allieva Charlotte de Rothschild, baronessa e moglie del celebre banchiere Nathaniel che Chopin aveva conosciuto quando era a Parigi. Scritta nel 1842, sembra sia stata abbozzata già l’anno precedente e alla fine del 1842 presentata alla casa editrice Breitkopf perché ne curasse la pubblicazione.
L’autografo, oggi a New York, riporta solo le prime 79 battute scritte in 6/4 come la prima Ballata, con il raddoppio di tutte le figure. Durante il lavoro Chopin si rese conto che con quel ritmo rischiava di essere eseguita troppo lentamente e così la riscrisse in 6/8, il tempo attuale.
Siamo al momento conclusivo dell’attività creatrice di Chopin, quando produce opere di tale elevatezza da sfuggire alla possibilità di comprensione dei suoi coetanei. Nessuna sua opera ha raggiunto un grado così elevato e intenso, l’opera 52 è passionalità sublimata. Sembra una improvvisazione geniale, è un compendio di tutti gli stili e i generi trattati da Chopin durante tutta la sua carriera compositiva: ha delle Variazioni, della Sonata, del Notturno, della Barcarola.
Posizione n. 5 - Fryderyk Chopin - Ballata n. 4 in Fa minore op. 52 - Esegue: Maurizio Pollini
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