La top 5 Italia di TheNemesis

[theNemesis]

E proseguiamo nella carrellata italiana. Questa volta vi propongo un'artista che ha avuto un moderato successo con canzoni più "leggere", ma ha anche cantato brani piuttosto colti e impegnati. Addirittura il suo primo album, del 1984, è stato prodotto dalla PFM.
Al suo attivo, ha anche un paio di album jazz, dei quali "Jazz in me" è senz'altro il più apprezzabile (al contrabbasso Luciano Milanese, al piano Riccardo Zegna ed alla batteria Luigi Bonafede, tre fra i migliori jazzisti italiani).
Purtroppo "Jazz in me" è cantato tutto in inglese, per cui, non potendo contravvenire alle regole, vi propongo un brano tratto da "Incoerente jazz" del 1989, cantato in italiano, dove la voce leggera e particolarissima dell'artista ben si sposa con il genere musicale. Brano estremamente gradevole, jazzato al punto giusto, liquido e morbido.

Posizione n. 3 - Rossana Casale - A che servono gli dei - Da "Incoerente jazz" 1989

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=3nAXqdXnAes[/bbvideo]

[elio77]

non la conoscevo ma il brano è molto leggero e un po' swing,la cantante poi è brava e mi piace molto il tono che trovo molto sensuale,certo non brilla per originalità. Voto 7

[Lamia]

Ricordo questo pezzo, brava la Casale , ex corista di Alberto Fortis, giusto?

Molto carino il pezzo, delicato e grintoso al tempo stesso: 7,5

[Il mago di Floz]

Mah... sicuramente elegante, ma troppo jazz per i miei gusti. Mi spiace dare di meno, ma per quanto mi riguarda è un 6.

Ricordo questo pezzo, brava la Casale , ex corista di Alberto Fortis, giusto?

Sì, per esemipo nell'ottima Settembre.

[2Old2Rock2Young2Die]

Elegante, swingata un poi sui generis. Bella voce (e presenza) ma Mezzo punto in meno perchè pure lei è finita nel circuito dei talent.
VOTO 6,5

[Mick Channon]

Ricordo che ebbe anche un discreto successo,almeno credo.Rossana Casale voto:7

[Scardy in Exile]

Posizione n. 3 - Rossana Casale - A che servono gli dei - Da "Incoerente jazz" 1989

Stupenda! Non la conoscevo nemmeno!!! Sono abbastanza a digiuno di musica italiana.

Bella base swing e voce meravigliosa, seducente. Mi vien voglia di ascoltare tutto l'album.

Voto 8

[Hairless Heart]

La ricordo bene a Sanremo, con questo pezzo, portò una bella dose di classe.
Incantevole lei, incantevole il pezzo. Voto 7,5.
Mi piacquette molto anche quando si presentò col brano "Terra", che non so perché ricevette qualche critica.

Ricordo questo pezzo, brava la Casale , ex corista di Alberto Fortis, giusto?

Anche ex e basta.....

[theNemesis]

Per la posizione n.2 ho pensato di proporvi una canzone che io ritengo tra le canzoni italiane più belle di tutti i tempi.
Scritta nel 1960 da un Gino Paoli ancora non iscritto alla SIAE (Mogol gli fece da prestanome) per Mina, ebbe un grande successo all'epoca ed è una delle canzoni italiane più coverizzate.
Ve la propongo qui nella versione per solo piano e voce, ovviamente di Mina, del 1988.

Posizione n. 2 - Gino Paoli - Il cielo in una stanza - Canta Mina - Da "Oggi ti amo di più" 1988

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=dfID4dbwCTo[/bbvideo]

[elio77]

qui meno di un 9 non lo posso dare,mina è bravissima,la melodia stupenda e il testo è bellissimo

[Lamia]

Questa versione di Mina sinceramente non mi piace, c'e' troppo esercizio di stile che non si addice, per me, ad un pezzo dove la poesia , sia del testo che della melodia, e' predominante e, per questo, non deve essere messa in secondo piano, nemmeno dalla voce piu' bella del mondo. Preferisco la versione sempre di Mina ma degli anni 60.

(Voto per il pezzo originale cantato da Gino Paoli: 10).

Voto alto perche' il testo e' fantastico, immaginare alberi , un cielo stellato mentre si e' in compagnia della persona amata in una stanza, e' quanto di piu' poetico possa esserci, per me uno dei testi piu' belli mai scritti, in piu' accompagnato da una semplice melodia che parte piano e poi si eleva lentamente per ritornare a sussurrare . . splendida!

[theNemesis]

Trovo che la versione di Mina del 1960 sia ancora molto acerba. Mina non ha ancora raggiunto quella maturità vocale e canora che l'hanno resa (forse) la migliore cantante italiana.
Per questo le ho preferito la versione del 1988 che trovo musicalmente più matura. Inoltre, mi piace tantissimo l'idea della voce accompagnata dal solo pianoforte, rende questa canzone ancora più intima e sognante. Nel 1960, invece, si fa (ovviamente) uso di violini ed altri strumenti di accompagnamento che poco mi convincono.
Rispetto massimo per l'opinione di Lamia, volevo solo motivare la mia scelta della versione.

[elio77]

la mia versione preferita invece è quella di mona del 60

[theNemesis]

la mia versione preferita invece è quella di mona del 60

se ti leggesse un veneto....

[Mick Channon]

Forse sono uno dei pochi italiani che non impazzisce per questo brano il mio voto è6.5

[Lamia]

la mia versione preferita invece è quella di mona del 60

se ti leggesse un veneto....

. . ha ha e' vero!

Bella spiegazione The Nemesis sulla scelta di Mina, ovviamente pure io esprimo opinioni. . opinabilissime !

[Scardy in Exile]

Posizione n. 2 - Gino Paoli - Il cielo in una stanza - Canta Mina - Da "Oggi ti amo di più" 1988

Senz'altro la versione originale, con gli archi preponderanti, è quella iconica: un classico. L'idea evocata dal testo, che Lamia sintetizza bene, è sottolineata proprio dal dispiegamento di archi e dal ritmo sostenuto dell'originale. Tutto questo si perde in questa versione rallentata e intimista. E anche un po' cupa...

All'originale voto 8
Alla versione piano-voce voto 6

Stabilite pure voi quale dei due voti conta!

[2Old2Rock2Young2Die]

A me è piaciuta questa versione, più matura, di un classico di Paoli, anche innovativo nel testo (la stanza era quella di un bordello mi pare...). Comunque gli do un 7,5

[Il mago di Floz]

Canzone molto bella, esecuzione molto raffinata, forse un po' fredda. Il cielo in una stanza voto 7.

[theNemesis]

Non vi è alcun bisogno di presentazioni per questo immenso artista italiano. Ottimo compositore nato nel jazz, è poi divenuto un grande contaminatore di stili classici. Testi profondi, ironici, mai banali.
Avevo solo l'imbarazzo della scelta nel proporvi un brano della sua produzione. Ne ho scelto uno che ben rappresenta il nostro grande artista.

Posizione n. 1 - Paolo Conte - Sotto le stelle del jazz - Da "Paolo Conte" 1984

[bbvideo=560,315]https://www.youtube.com/watch?v=UkDNvrYwSMs[/bbvideo]