La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Moderatori: Harold Barrel, Watcher, Hairless Heart
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La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Ehi, tocca a me!
Per la mia Top Five ho fatto una scelta che potrebbe risultare invisa a molti (spero di no!), visto che il forum s'intitola "Vintage Rock": optare su brani moderni e contemporanei. Ho escluso cioè a priori tutto ciò che è stato composto prima del 1990. L'intento era quello di provare a proporre brani più recenti, sperando che però, per la loro classicità intrinseca, potessero risultare graditi ai numerosi estimatori della musica che ho trovato tra i frequentanti del forum.
Ne è così uscito un quintetto composto da due brani degli anni Novanta (1993 e 1998) e ben tre brani degli anni Duemila (2005, 2007 e 2008).
Spero che le mie scelte vi possano risultare gradite.
Parto con un artista nato nel 1975, un cantautore statunitense, nato a Detroit il 1 luglio del 1975 (e dunque da poco quarantenne). Si tratta di Sufjan Stevens, che andrò a vedere tra un paio di mesi a Milano.
Il brano che ho scelto è tratto dal suo album del 2005, "Illinois", secondo di un progetto poi abortito di creare un concept per ognuno dei 50 stati americani. A suo tempo, il disco fu celebratissimo dalla critica e si trova quasi ovunque in posizione molto alta nelle classifiche che riportano i dischi del decennio.
Il brano narra di un serial killer e la drammaticità del personaggio descritto è quanto di più in contrasto possa esserci con la voce dolce e delicata, angelica, del cattolicissimo cantautore statunitense.
I suoi brani sono mediamente molto ricchi a livello compositivo. Questo è una parziale eccezione perché la voce sussurrata è accompagnata solo da un arpeggio di chitarra alla Drake e da un morigerato pianoforte. L'effetto potrebbe dare ad alcuni un senso di classico, forse di derivativo... ma il brano è splendido.
5. Sufjan Stevens - "John Wayne Gacy Jr"
Per la mia Top Five ho fatto una scelta che potrebbe risultare invisa a molti (spero di no!), visto che il forum s'intitola "Vintage Rock": optare su brani moderni e contemporanei. Ho escluso cioè a priori tutto ciò che è stato composto prima del 1990. L'intento era quello di provare a proporre brani più recenti, sperando che però, per la loro classicità intrinseca, potessero risultare graditi ai numerosi estimatori della musica che ho trovato tra i frequentanti del forum.
Ne è così uscito un quintetto composto da due brani degli anni Novanta (1993 e 1998) e ben tre brani degli anni Duemila (2005, 2007 e 2008).
Spero che le mie scelte vi possano risultare gradite.
Parto con un artista nato nel 1975, un cantautore statunitense, nato a Detroit il 1 luglio del 1975 (e dunque da poco quarantenne). Si tratta di Sufjan Stevens, che andrò a vedere tra un paio di mesi a Milano.
Il brano che ho scelto è tratto dal suo album del 2005, "Illinois", secondo di un progetto poi abortito di creare un concept per ognuno dei 50 stati americani. A suo tempo, il disco fu celebratissimo dalla critica e si trova quasi ovunque in posizione molto alta nelle classifiche che riportano i dischi del decennio.
Il brano narra di un serial killer e la drammaticità del personaggio descritto è quanto di più in contrasto possa esserci con la voce dolce e delicata, angelica, del cattolicissimo cantautore statunitense.
I suoi brani sono mediamente molto ricchi a livello compositivo. Questo è una parziale eccezione perché la voce sussurrata è accompagnata solo da un arpeggio di chitarra alla Drake e da un morigerato pianoforte. L'effetto potrebbe dare ad alcuni un senso di classico, forse di derivativo... ma il brano è splendido.
5. Sufjan Stevens - "John Wayne Gacy Jr"
- MrMuschiato
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Non è male, anche se la voce non mi piace molto, diciamo 6,5.
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
beh una top più moderna non mi dispiace!
allarghiamo un poco gli orizzonti...
conosco l'artista in questione ma proprio di sfuggita
il brano è musicalmente impreziosito da un buon pianoforte, altrimenti sarebbe abbastanza povero e scontatello con quell'arpreggio semplice semplice
la voce caratterizza e si contorce in maniera interessante nello sviluppo delle battute, anche se non mi risulta molto gradevole
il voto è un 6,5
allarghiamo un poco gli orizzonti...
conosco l'artista in questione ma proprio di sfuggita
il brano è musicalmente impreziosito da un buon pianoforte, altrimenti sarebbe abbastanza povero e scontatello con quell'arpreggio semplice semplice
la voce caratterizza e si contorce in maniera interessante nello sviluppo delle battute, anche se non mi risulta molto gradevole
il voto è un 6,5
nel continente nero paraponzi ponzi bo
- Mick Channon
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Il motivo per cui non ascolto piu` dischi recenti e` perche` mi ricordano inevitabilmente musuca del passato,in questo caso il brano non e` male,na da` l'idea di aver sentito centinaia di volte,per questo il voto e`7
Che e` gia` un signor voto
Che e` gia` un signor voto
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
brano non male ma veramente banale,non mi genera ne stupore ne voglia di risentirlo e sicuramente non lo ricorderò,voto 5
Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
A me piace! . . .forse perche' ricorda 'da vicino' il grande Nick Drake ( al quale a mio avviso si dovra' dedicare prima o poi un thread ) , quindi mi piace lo stile, l'eleganza e quell'accento intimistico , scevro di orpelli soffocanti.
Voto: 8.
Voto: 8.
- Scardy in Exile
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Una scelta davvero stupenda. Conosco quell'album di Stevens, che apprezzo ma non del tutto (certi brani mi risultano troppo barocchi e dolciastri). John Gacy però...è un altro paio di maniche, ha misura, delicatezza, umiltà, classe. Sa molto di anni 70...dice bene Lamia, citando Nick Drake...forse anche qualche altro songwriter intimista dell'epoca. Brano malinconico, struggente. Non avevo mai visto il video, un suggestivo ed inquietante spaccato sull'America profonda, sulla sua calma borghese apparentemente innocua, che in realtà qualche volta si rivela un aberrante covo di serial killer. Voto 9
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Sufjan Stevens - "John Wayne Gacy Jr"
Hai scelto un bel pezzo di questo cantautore, di sicura sensibilità e talento, ma talvolta, almeno per i miei gusti, portato un pò a strafare con gli arrangiamenti.
Questo invece è un pezzo scabro (ma il piano elettrico è un piccolo "lusso") e sottilmente ambiguo ("Are you one of them?"), che si inserisce con onore nel nutrito filone delle ballad sui serial killer.
VOTO 7,5
Hai scelto un bel pezzo di questo cantautore, di sicura sensibilità e talento, ma talvolta, almeno per i miei gusti, portato un pò a strafare con gli arrangiamenti.
Questo invece è un pezzo scabro (ma il piano elettrico è un piccolo "lusso") e sottilmente ambiguo ("Are you one of them?"), che si inserisce con onore nel nutrito filone delle ballad sui serial killer.
VOTO 7,5
Clicca qui o sull'immagine per ingrandire "But don't you think that I know that walking on the water, Won't make me a miracle man?"
Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Il brano scorre via bene senza però emozionarmi più di tanto: 6.
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Wow! Suscito voti molto differenti, dal 5 al 9.
Grazie, Scardy, condivido la tua disamina!! Per me è davvero un signor pezzo, toccante, intimista, dolente. Sono lieto che a diversi stia piacendo!
Pensa che al posto numero 2 della mia classifica volevo inserire un'altra ballata (ottima) che parla di serial killer, ma poi ho cambiato idea perché trovo migliore il brano per il quale ho optato e per provare a render più variegata la scelta.
Scardy in Exile ha scritto:Una scelta davvero stupenda. Conosco quell'album di Stevens, che apprezzo ma non del tutto (certi brani mi risultano troppo barocchi e dolciastri). John Gacy però...è un altro paio di maniche, ha misura, delicatezza, umiltà, classe. Sa molto di anni 70...dice bene Lamia, citando Nick Drake...forse anche qualche altro songwriter intimista dell'epoca. Brano malinconico, struggente. Non avevo mai visto il video, un suggestivo ed inquietante spaccato sull'America profonda, sulla sua calma borghese apparentemente innocua, che in realtà qualche volta si rivela un aberrante covo di serial killer. Voto 9
Grazie, Scardy, condivido la tua disamina!! Per me è davvero un signor pezzo, toccante, intimista, dolente. Sono lieto che a diversi stia piacendo!
Pensa che al posto numero 2 della mia classifica volevo inserire un'altra ballata (ottima) che parla di serial killer, ma poi ho cambiato idea perché trovo migliore il brano per il quale ho optato e per provare a render più variegata la scelta.
Ultima modifica di Carlo Maria il 31/07/2015, 12:40, modificato 1 volta in totale.
Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Sufjan Stevens - "John Wayne Gacy Jr"
Bel brano nella sua essenza. Chitarra pianoforte, voce e non serve altro.
Un 7 di sicuro, ma potrei dare qualcosina di più se ne conoscessi il testo che a quanto pare non parla di "io amo te, tu ami me".
Bel brano nella sua essenza. Chitarra pianoforte, voce e non serve altro.
Un 7 di sicuro, ma potrei dare qualcosina di più se ne conoscessi il testo che a quanto pare non parla di "io amo te, tu ami me".
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Info di servizio.
abbiamo deciso per il mese di agosto di rallentare lo svolgimento delle top 5
da 3 giorni circa per brano si passerà a 6 giorni circa
abbiamo deciso per il mese di agosto di rallentare lo svolgimento delle top 5
da 3 giorni circa per brano si passerà a 6 giorni circa
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Watcher ha scritto:Sufjan Stevens - "John Wayne Gacy Jr"
Bel brano nella sua essenza. Chitarra pianoforte, voce e non serve altro.
Un 7 di sicuro, ma potrei dare qualcosina di più se ne conoscessi il testo che a quanto pare non parla di "io amo te, tu ami me".
Ecco il testo:
http://testitradotti.wikitesti.com/2012 ... n-stevens/
ed ecco la voce di wikipedia sull'assassino John Wayne Gacy:
https://it.wikipedia.org/wiki/John_Wayne_Gacy
- Mick Channon
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Prorio un tipo a modo questo John Gacy
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
- mimmo il meccanico
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Visto che abbiamo qualche giorno in più di tempo tra un brano e l'altro (mannaggia, e io che scalpito per postarveli tutti e cinque ), proverò ad approfondire il discorso legato ad ogni nome che propongo.
Quanto a Sufjan Stevens, dicevo già nel primo post che si tratta di un cantautore cattolicissimo e questa è caratteristica che permea la sua visione. Ha anche composto due dischi natalizi... terribili. Se escludiamo questi, la sua produzione non è molto ricca: ha fatto attendere anche quattro o cinque anni tra un album e l'altro.
Per chi lo voglia approfondire, nei suoi pregi e difetti, ritengo che il meglio possa esser contenuto in quattro album (Michigan, Illinois, Age of Adz, Carrie & Lowell) e un EP (All Delighted People).
In Michigan, primo disco di quel progetto che ipotizzava un lavoro per ogni stato americano, il menestrello di Detroit comincia a elaborare lo stile che gli sarà proprio, fatto di una voce sussurrata e delicata, e di un accompagnamento classico, che va dalla chitarra al pianoforte. Si tratta di un indie folk con inserti barocchi. Questi ultimi arriveranno all'apice in Illinois (il cui titolo completo è Sufjan Stevens Invites You To: Come On Feel the Illinoise), un disco davvero notevole, ma che pecca di logorrea, contenendo infatti ben 22 brani ed essendo lungo ben 74 minuti. Un'esplosione di idee, quindi, ma forse pure troppe e per quanto i brani siano meritevoli, una decina li avrei tagliati, al solo fine di consentire all'uditore un ascolto meno impegnativo. di questo album riporto qui Chicago, affinché possiate fare un confronto con la ballad in gioco (John Wayne Gacy Jr) e possiate addentrarvi maggiormente nello stile di quest'autore:
https://www.youtube.com/watch?v=c_-cUdmdWgU
Per non confondere i votanti, la riporto solo come link.
Con Illinois Sufjan Stevens sale alla ribalta: entra in classifica Billboard 200 per la prima volta e raggiunge la vetta della classifica Billboard Heatseekers Albums. La critica lo osanna unanimemente.
Passano cinque anni, in cui Sufjan dedica ai fan poche gioie, ma poi, nell'estate del 2010, ecco due super regali in una volta sola: l'EP All Delighted People se possibile acuisce ancora di più la sua propensione agli arrangiamenti barocchi. Ad alcuni non piacciono, a me sì. L'ep contiene otto brani, ma sono due-tre quelli notevoli: le due versioni della title track e la mostruosa Djohariah, dedicata alla sorella che pare si chiami così, brano di 17 minuti in cui espone molta della sua delicatezza. Eccovi questo brano e la versione più rock di All Delighted People:
https://www.youtube.com/watch?v=mmNzzoZtyj8
https://www.youtube.com/watch?v=y-wfvb7pT0E
Un mese dopo esce l'album Age of Adz e... spiazza tutti. Di colpo, senza preavvisi, l'autore passa alla folktronica. E fa colpo lo stesso perché nonostante i suoni siano decisamente diversi, beh... è perfettamente riconoscibile il suo tocco. Sufjan riesce ad essere barocco pure tra suoni digitali e distorsioni varie!
Anche questa volta la critica lo osanna.
Gli 11 brani hanno durata variabile tra i 2 e gli 8 minuti... tranne il mastodonte finale: Impossible Soul dura 25 minuti!
Ovviamente ve lo riporto.
https://www.youtube.com/watch?v=UY-WeMRVSso
ma aggiungo anche la title track, per chi non riesca ad affrontare la lunga durata di quel brano:
https://www.youtube.com/watch?v=028KfrPNpPs
Quest'anno, invece, il 31 marzo, è uscito Carrie & Lowell e Stevens mostra di aver abbandonato l'elettronica. Si volge all'intimismo e scrive i testi più personali della sua carriera, parlando della madre e del patrigno.
Il risultato è un album scarno che di nuovo fa il pieno di recensioni critiche positive.
Questa è Death with dignity:
https://www.youtube.com/watch?v=dsGODTySH0E
Quanto a Sufjan Stevens, dicevo già nel primo post che si tratta di un cantautore cattolicissimo e questa è caratteristica che permea la sua visione. Ha anche composto due dischi natalizi... terribili. Se escludiamo questi, la sua produzione non è molto ricca: ha fatto attendere anche quattro o cinque anni tra un album e l'altro.
Per chi lo voglia approfondire, nei suoi pregi e difetti, ritengo che il meglio possa esser contenuto in quattro album (Michigan, Illinois, Age of Adz, Carrie & Lowell) e un EP (All Delighted People).
In Michigan, primo disco di quel progetto che ipotizzava un lavoro per ogni stato americano, il menestrello di Detroit comincia a elaborare lo stile che gli sarà proprio, fatto di una voce sussurrata e delicata, e di un accompagnamento classico, che va dalla chitarra al pianoforte. Si tratta di un indie folk con inserti barocchi. Questi ultimi arriveranno all'apice in Illinois (il cui titolo completo è Sufjan Stevens Invites You To: Come On Feel the Illinoise), un disco davvero notevole, ma che pecca di logorrea, contenendo infatti ben 22 brani ed essendo lungo ben 74 minuti. Un'esplosione di idee, quindi, ma forse pure troppe e per quanto i brani siano meritevoli, una decina li avrei tagliati, al solo fine di consentire all'uditore un ascolto meno impegnativo. di questo album riporto qui Chicago, affinché possiate fare un confronto con la ballad in gioco (John Wayne Gacy Jr) e possiate addentrarvi maggiormente nello stile di quest'autore:
https://www.youtube.com/watch?v=c_-cUdmdWgU
Per non confondere i votanti, la riporto solo come link.
Con Illinois Sufjan Stevens sale alla ribalta: entra in classifica Billboard 200 per la prima volta e raggiunge la vetta della classifica Billboard Heatseekers Albums. La critica lo osanna unanimemente.
Passano cinque anni, in cui Sufjan dedica ai fan poche gioie, ma poi, nell'estate del 2010, ecco due super regali in una volta sola: l'EP All Delighted People se possibile acuisce ancora di più la sua propensione agli arrangiamenti barocchi. Ad alcuni non piacciono, a me sì. L'ep contiene otto brani, ma sono due-tre quelli notevoli: le due versioni della title track e la mostruosa Djohariah, dedicata alla sorella che pare si chiami così, brano di 17 minuti in cui espone molta della sua delicatezza. Eccovi questo brano e la versione più rock di All Delighted People:
https://www.youtube.com/watch?v=mmNzzoZtyj8
https://www.youtube.com/watch?v=y-wfvb7pT0E
Un mese dopo esce l'album Age of Adz e... spiazza tutti. Di colpo, senza preavvisi, l'autore passa alla folktronica. E fa colpo lo stesso perché nonostante i suoni siano decisamente diversi, beh... è perfettamente riconoscibile il suo tocco. Sufjan riesce ad essere barocco pure tra suoni digitali e distorsioni varie!
Anche questa volta la critica lo osanna.
Gli 11 brani hanno durata variabile tra i 2 e gli 8 minuti... tranne il mastodonte finale: Impossible Soul dura 25 minuti!
Ovviamente ve lo riporto.
https://www.youtube.com/watch?v=UY-WeMRVSso
ma aggiungo anche la title track, per chi non riesca ad affrontare la lunga durata di quel brano:
https://www.youtube.com/watch?v=028KfrPNpPs
Quest'anno, invece, il 31 marzo, è uscito Carrie & Lowell e Stevens mostra di aver abbandonato l'elettronica. Si volge all'intimismo e scrive i testi più personali della sua carriera, parlando della madre e del patrigno.
Il risultato è un album scarno che di nuovo fa il pieno di recensioni critiche positive.
Questa è Death with dignity:
https://www.youtube.com/watch?v=dsGODTySH0E
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Magari, quando il mio turno di gioco sarà finito, se per i capoccia del forum sarà ok, copierò questi miei commenti creando topic appositi per i vari artisti.
- reallytongues
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Se non lo farai, vengo a strapparti i peli del naso. (somiglia a un "ok").
....Brano splendido, con un arrangiamento scarno ma azzeccato ed una vocalità che sa emozionare. A me la voce piace.
Voto 7,5.
p.s. ma si chiamano tutti John Wayne, in America? Non si chiamava così anche Bobbit?
Un po' come se da noi ci chiamassimo Alberto Sordi Persichetti, Alberto Sordi Rossi, ecc.
....Brano splendido, con un arrangiamento scarno ma azzeccato ed una vocalità che sa emozionare. A me la voce piace.
Voto 7,5.
p.s. ma si chiamano tutti John Wayne, in America? Non si chiamava così anche Bobbit?
Un po' come se da noi ci chiamassimo Alberto Sordi Persichetti, Alberto Sordi Rossi, ecc.
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
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Re: La Top 5 Ballads di Carlo Maria
Per ora, 11 votanti e 77 punti totali, cioè media esatta del 7. Ho visto che di solito ci sono 12-13 votanti, per cui ne mancano solo un paio... confido in loro!