Inizio subito con un brano del 1982. All'epoca facevo lo speaker in una radio privata di Savona e si diceva, in radio, che più lento di questo pezzo ci fosse solo il "buco" (radiofonico).
POSIZIONE N. 5 - DIRE STRAITS: PRIVATE INVESTIGATIONS (1982)
Dire Straits - Private Investigations
Era una vita che non la ascoltavo e fa sempre la sua bella figura.
Ballad solo fino ad un certo punto, ma mi accorgo che il tema assomiglia alla Camel/Stationary Traveller della mia top5, per cui me ne sto zitto. Voto 8
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
DIRE STRAITS: PRIVATE INVESTIGATIONS (1982)
Quasi una soundtrack per un fumosissimo noir. Sulla durata concordo con mick ma la manifattura è eccellente per cui voto 8
Brano "d'atmosfera" come pochi altri, suggestivo nella scelta dei suoni come nello sviluppo "in sordina"...bella la chitarra spagnoleggiante a metà pezzo...voto 8
I Dire straits non sono tra i miei gruppi preferiti, sebbene alcuni loro pezzi siano clamorosi (credo che mezzo mondo abbia il loro best con la copertina viola e la chitarra come fosse ricavata da varie fotografie con sfondo giallo). Qui onestamente ritrovo molti dei motivi per i quali non sono tra i miei gruppi preferiti. La parte parlata è sostanzialmente superflua, mi piace invece di più il finale più nervoso - anche se personalmente l'avrei sviluppato in un finale a là The musical box.
Boh, facciamo 6.
I can't bring you, 'cause it's just too cold; and while I'm out here digging alone, well: I'll bring you home gold nuggets in the spring.
Apprezzo molto i dire striats.
Il brano in questione non è esattamente uno dei loro che preferisco, ma comunque è bello, soprattutto per gli ottimi arpeggi di Mark alla chitarra classica.
Bene, facciamo un piccolo salto indietro nel tempo e atterriamo nel 1977.
Un bravo pianista e compositore, già conosciuto per un album uscito nel 1973 (Piano Man), fa uscire un disco che, anche se non memorabile in toto, contiene però un grande brano.
Si tratta forse della canzone più "coverizzata" della storia, addirittura il gigantesco (in tutti i sensi ) Barry White ne fa una sua versione, ovviamente virata sul soul.
Io qui vi propongo la versione originale, con la bella e limpida voce di Billy Joel, arrangiamenti eleganti con tastiere in primo piano, bel ritmo, quasi uno shuffle che ci culla dolcemente. Un brano da ascoltare nei momenti di relax, magari in buona compagnia....
POSIZIONE N. 4 - BILLY JOEL - JUST THE WAY YOU ARE (1977)
questa non è male ma non è proprio il mio genere,la trovo scontata e noiosa,ho fatto fatica ad ascoltarla tutta. Neanche le sonorità mi piaciono un gran ed anche se è ben fatta trovo sia una di quelle canzoni che si poteva evitare di comporre. Voto 4,5
Quanto tempo non riascoltavo Private Investigation! . .. dopo i primi , stupendi, due album apprezzo meno i Dire Straits, hanno fatto cose molto belle s'intende ( e qualche pacchianata ) pero' il successo a mio modesto avviso ha snaturato un po' la loro iniziale linea creativa originalissima. Rimane la bravura immensa, senza dubbio.
Per questo brano il mio voto e': 7.
"Just the way you are": un grande classico per una grande voce, splendida. Voto: 8.
Bella scelta quella di Billy Joel. Spesso accostato ad Elton John, in realtà, è più vicino a Randy Newman se non altro per le sue doti di autore di testi.
È la canzone che lo ha fatto conoscere in Italia insieme all'album, il quinto della sua discografia, lavoro di notevole qualità con almeno tre brani da antologia di cui forse il più bello è Only Good Die Young. C'è la versione de luxe edition davvero pregevole.
Comunque voto positivo, rafforzato dall'accompagnamento al sassofono contralto del jazzista (e si sente) Phil Woods. Voto: 7,5.
Teorema di Stockmayer:
Se sembra facile, è dura.
Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.
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, avrei arrangiato il brano diversamente,solo voce chitarra e durata minore.
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