Tra cento anni cosa resterà.

Spazio di riflessione dedicato a discussioni meta-musicali o che toccano diversi generi musicali contemporaneamente.

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tommy63
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Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da tommy63 »

E si,stasera voglio affrontare una discussione che mi intriga,tra cento anni (ma potrebbero essere 150 200 ecc.)quali tra i nostri artisti musicali preferiti secondo voi resteranno?Per me non saranno molti certo non possiamo ne io ne nessun'altro prevedere ciò che rimarrà,ma credo che come la musica cosiddetta Classica solo alcuni eletti saranno ricordati dalla popolazione futura.Badate non sto parlando di appassionati vintage ma della gente comune.In fondo se adesso chiediamo :dimmi il nome di musicisti classici cosa vi possono rispondere? Azzardo una risposta:Mozart,Beethoven,Bach forse Schubert, Chopin Vivaldi e pochi altri,E nessuno o pochissimi vi dirà schumann,Corelli,Teleman ecc.ecc.Così secondo il mio pensiero(opinalissimo del resto)tre cento anni vi risponderanno:Elvis,Beatles,Stones.P.Floyd,Dylan,Hendrix forse Led zeppelin,Queen,U2,springsteen e pochi altri,lo so forse sono troppo pessimista ma vorrei sapere la vostra opinione.
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Hairless Heart
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Hairless Heart »

Mi viene in mente una scena di "Ritorno al futuro", credo il secondo episodio. McFly che fa vedere a dei bambini del futuro come si gioca ad un videogame, e loro sbalorditi: "Si devono usare le mani???????". Ecco, probabilmente tra cento anni, a proposito della musica, diranno: "Ehhhh, per ascoltare questa roba usavano le orecchie?????".
Scorze a parte, il problema dei nostri pro-pro-pro-pro-nipoti sarà che avranno sulle spalle anche tutto quello che sarà uscito nel frattempo. Ma per la musica classica non cambierà molto, in fondo nel caso di Bach e comunque dei più vecchi, cento anni in più o in meno non fanno grande differenza. Per quanto riguarda il pop, quelli che hai citato tu rimarranno di certo, Elvis e Beatles in primis; più facilmente verranno dimenticate le ultime leve: U2, R.E.M., Coldplay e compagnia cantante. Il prog? una cosa sempre più riservata alla ristrettissima cerchia degli amatori.
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Progknight94
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Progknight94 »

Io credo che il vero sfoltimento avviene quando il gruppo passa a miglior vita.

Se, morti i componenti, verrà ricordato, è quasi salvo, perchè verrà stereotipato e manipolato a piacere, per farlo rientrare in una definizione. è possibile vederlo con il be-bop o altri generi di gente che non c'è più. Si mantiene lo stretto indispensabile per inquadrare il genere, le opere minori verranno gradualmente perdute.

Il prog ha un discorso a parte, è l'unico genere che ha avuto una veria e propria inversione di tendenza e convive tra vecchi leoni e nuove leve. Per esempio infatti se chiedete a un proghettaro giovane come me cosa ascolta risponderò con alcuni nomi vintage e altri nuovi di stecca, e lo stesso vale per i concerti. Ma già nel metal o nel rock è già tanto se uno conosce i padri fondatori del genere.

Inoltre, il prog ha qualità migliori di una qualsiasi opera di un altro genere rock. Il prog se suonato a dovere diventa arte, il rap no. D'altro canto l'intento di gente come i KC era creare "la musica classica del 2100". Io dico che in parte ci sono riusciti. Come sperimentazione, anche al giorno d'oggi metà dei gruppi sono prog o sono stati per loro ammissione influenzati dal prog. E il precursore si ricorda sempre.

Sono molto curioso di vedere tra 20 cosa resterà, perchè i gruppi materiali non ci saranno +. Temo per gli Yes e gli ELP, e penso che verrà rivalutata gente come Cave, Wyatt, Buckley, i cantautori insomma.
Arya
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Arya »

Hairless Heart ha scritto:Mi viene in mente una scena di "Ritorno al futuro", credo il secondo episodio. McFly che fa vedere a dei bambini del futuro come si gioca ad un videogame, e loro sbalorditi: "Si devono usare le mani???????". Ecco, probabilmente tra cento anni, a proposito della musica, diranno: "Ehhhh, per ascoltare questa roba usavano le orecchie?????".
Già, ma quel futuro è oggi, e con la wii e compagnia bella le mani le usiamo forse anche di più per giocare ai videogames. Quando si parla di futuro si tende a immaginare degli alieni completamente diversi da noi, lo facevano negli anni ottanta (ritorno al futuro è dell'85), lo facciamo oggi. E' vero, le cose cambiano, ma tra cento anni ci saranno uomini. Magari l'ipod cambierà canzone col comando vocale e la sentiranno direttamente nella testa senza l'ausilio di cuffie, ma ci saranno quelli che ascolteranno musica facile e commerciale e quelli che, come noi, diventeranno cultori della techno degli anni 2060-70 [smile] E altri magari apprezzeranno l'antico, colto genere rock (come noi ascoltiamo la musica classica). Secondo me di sicuro passeranno alla storia i Beatles, il resto non so...tutti potrebbero e non potrebbero essere...
Come dice la mia ex-professoressa di arte, Arte è ciò che suscita emozioni, e le emozioni non passano mai di moda, non invecchiano, sono sempre parte del presente, qualunque esso sia, e con esse non invecchia la Musica vera, capace di suscitarle.


Ma tanto comunque tra poco più di un anno finisce il mondo.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: quindi non è il caso di farsi tanti problemi.
Secondo di New York: lasso di tempo che intercorre tra quando scatta il verde e il tassista dietro di voi comincia a suonarvi il clacson

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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Watcher »

Credo che la buona musica oggettivamente non verrà dimenticata, che sia di un genere piuttosto che di un altro. A maggior ragione oggi come oggi, dove siamo costretti a ripescare nel vintage per gratificare le nostre orecchie. Il prodotto musicale che attualmente ci viene proposto è qualitativamente mediocre, almeno per i miei gusti, ma di questo non mi preoccupo, continuerò ad ascoltare i Beatles e i grandi del rock fino alla nausea o fino a quando non diventerò completamente sordo. E così farete voi giovani, ascolterete chi più vi aggrada ancora per tantissimo tempo. I mezzi che ci permette la tecnologia attuale e quella futura faranno il resto.
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Progknight94
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Progknight94 »

Bè Watcher di robba bbuona ce n'è a caraffe anche adesso [smile] è solo più nascosta [smile]
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Watcher »

Se è così allora ti do un incarico.
OGNI venerdì di OGNI settimana a venire ci presenti 2 band o artisti singoli. Poche righe di presentazione, il tuo giudizio e ovviamente qualche link a tua discrezione per condividere.
Noi ci impegniamo ad ascoltare attentamente e fra uno o due mesetti tiriamo le somme. Ok?

Titolo del nuovo topic:
2011 anno d'oro: ROBBA BBUONA A CARAFFE.
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tommy63
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da tommy63 »

Mà,io di robba buona sinceramente non ne sento molta,forse non trovo i canali giusti ,o forse sono io che non apprezzo,per carità proposte interessanti ce ne saranno sicuramente,ma dubito che tra non dico cento,ma dieci anni si parlerà ancora di queste robbe.Tutto questo naturalmente secondo la mia modesta opinione.
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Progknight94 »

Guarda che lo faccio! [gg]

Magari non 2 a settimana, ma 1 gruppo a settimana te lo tiro fuori [smile] [smile] [smile]
Però dovete dirmi se posso mettere di tutto o se ho limitazioni. Potrebbe arrivare roba... pesantuccia.
(artisti "vecchi" valgono?)

Ora per esempio sto ascoltando questi:

http://www.youtube.com/watch?v=AM9q3TrBlP8
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Watcher »

All'inizio avevo pensato tre a settimana, vabbè uno a settimana.
Puoi mettere di tutto vecchio, nuovo e pesantuccio. Basta che sia ROBBA BBUONA! :lol:
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Progknight94 »

Si parte!
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Numb »

ragazzi e' un discorso difficilissimo da fare. Secondo me persino Scaruffi in persona avrebbe delle difficolta' a rispondere!!!

Di certo gruppi come Rem, Coldplay e U2 saranno piu' che altro studiati come tra i fenomeni musicali del novecento, a prescindere dalla qualita', ma perche' hanno venduto tantissimo.
Poi anzi i gruppi appena citati sono molto meglio di tanto altro pop che si perde a un mese dall'uscita del singolo.

E' un discorso difficilissimo, per quanto ne sappiamo potrebbe persino avvenire che il prog-rock torni a riscuotere il successo di massa che aveva prima e che torniamo tutti in un epoca magica. Chi vivra' vedra'
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da Progknight94 »

Ti prego lascia stare Scaruffi! Di sicuro tutti ma non lui! [smile]
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da manalog »

Anche io penso spessissimo a quest'argomento.
Probabilmente la musica classica non morirà mai e continuerà a venire eseguita per sempre.
Per quanto riguarda la musica rock, i gruppi storici come i Beatles verranno sempre ascoltati (magari non tutta la loro produzione). Credo che anche i Pink Floyd non moriranno mai, specialmente le loro opere più (relativamente) commericali. Secondo me i gruppi principali saranno più o meno come la musica "classica" di oggi.
Penso che il prog continuerà a venire ascoltato più o meno sempre nelle stesse quantità: gli appassionati di prog ci saranno sempre, ma (purtroppo) non saranno (saremo) mai la maggioranza, anche se a vole penso che sia destinata ad essere ascoltata di più, come "musica classica del XXI secolo".
Il punk probabilmente verrà studiato sui libri di storia, ma forse sarà poco ascoltato e apprezzato in futuro, visto la musica spesso di poca qualità (se si fa eccezione per alcune canzoni dei Clash e pochi altri) e i testi non universali dal punto di vista temporale.
La musica commerciale degli anni "80 e "90 probabilmente avrà la stessa sorte del punk, ma forse sarà un pochino più ascoltata.
La musica commerciale degli anni "00 scomparirà per sempre.

La differenza principale tra il rock e la classica è che il rock è legato a chi ha composto la musica, dato che richiede abilità uniche dell'autore (come la voce), mentre la musica classica può essere suonata da chiunque (in fondo a noi sono arrivati soltanto spartiti).
Per questo penso che il prog diventerà la nuova musica classica, perchè potrebbe venire eseguita da altri in futuro.
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reallytongues
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da reallytongues »

manalog ha scritto:
La differenza principale tra il rock e la classica è che il rock è legato a chi ha composto la musica, dato che richiede abilità uniche dell'autore (come la voce), mentre la musica classica può essere suonata da chiunque (in fondo a noi sono arrivati soltanto spartiti).
Per questo penso che il prog diventerà la nuova musica classica, perchè potrebbe venire eseguita da altri in futuro.
Interessante questa previsone....
Comunque hai ragione anche sul resto che hai scritto.
Io metterei pure, in ciò che rimarrà il blues e il rock'n'roll dei Maestri.
nel continente nero paraponzi ponzi bo
manalog
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da manalog »

Già, mi sono dimenticato il blues e il jazz, che penso resterà più o meno come la musica classica di oggi.
Come avevo detto, i grandi gruppi rock non moriranno mai...

Ma i master analogici vengono attualmente duplicati su altri nastri oppure conservano gli originali ma i "backup" li fanno solo in digitale? Sarebbe un delitto che magari un domani sarà possibile ascoltare i Pink Floyd solo in digitale (quando magari sarà uscita una tecnologia digitale molto più buona per digitalizzare i nastri originali).
Insomma, per quanto conservati bene i nastri originali incisi nel "60 la vedo dura che durino ancora anche nel 2300...
Potrebbero metterli in forma ottica a banda larga su una pellicola 35mm, che garantisce 500 anni di durata.
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Re: Tra cento anni cosa resterà.

Messaggio da zeppelin »

Piu' che altro mi domando... ma tra 100 o 200 anni ci sara' ancora la terra ??? visto come vanno le cose ?? :twisted:
ma qui si parla di musica .. percio' io sono ottimista e secondo me il rock i gruppi che hanno fatto la storia e sono tanti nn moriranno mai !!!
peccato che noi nn lo sapremo mai con certezza :mrgreen:
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