Buongiorno a tutti/e.
Mi riallaccio all'idea di partenza di questo topic, allegandovi una discussione sorta su YouTube l'anno scorso, nella sezione riservata ai commenti al trailer italiano di "Yesterday", il film in cui i Beatles scompaiono dalla Storia della Musica.
Giusto per farsi due risate.
La diatriba è tra due come noi (B e C) che cercano di riconoscere ai FAB4 quanto gli spetta nella Storia della Musica senza scadere nell'isterismo dei fanboys e un aspirante (che spero continui ad aspirare e basta) musicofilo alternativo (A).
"A: Commento ineccepibile [c'era uno che sminuiva i Beatles, ndr],mi hai letteralmente rubato le parole dalla tastiera,completerei soltanto la tua ultima aasserzione insistendo sull'assoluta futilità dell'esistenza dei Beatles e della loro immondizia musicale per il mondo e per la vita.Se invece intendevi allargare il discorso sull'inutilità dell'intero mondo musicale,allora su questo nodo non mi trovi assolutamente concorde,ma da ciò che leggo più sotto,non era proprio il tuo intendimento questo.
A: 1966,1967,1968,1969,ossia le quattro annate di pubblicazione degli album da te elencati,rispettivamente "Revolver","Sgt.Pepper's Lonely Heart Club Band","The White Album",e "Abbey Road".Ebbene,soltanto in quei 4 anni,le intuizioni tecnologico-musicali di almeno una cinquantina di artisti,disseminati tra la scena psichedelica della baia di San Francisco,Los Angeles,i bassifondi di New York,qualche pub inglese di Londra,uno scantinato disperso nel Kent,o un ritrovo beat nella suggestiva Maiorca,per non continuare in una pedissequa e sterile elencazione,si sono rivelate estremamente,enormemente,sesquipedalmente più rivoluzionarie,seminali,influenti e geniali delle tanto divinizzate "innovazioni" dei Beatles.Il castello,o per meglio dire il giro,economico-commerciale edificato da Epstein prima,e da Martin poi,attorno a quelle quattro marionette è diventato così fuorviante da aver sviluppato per partenogenesi una mitografia delle fantomatiche imprese musicali di questi quattro pagliacci.Confido vivamente che arriverà il giorno in cui gli occhi si apriranno dinnanzi a questa truffa epocale,e che soprattutto le orecchie potranno fare esperienza di musica davvero pionieristica.
B: No, non è così. I Beatles a prescindere dai gusti hanno segnato un'epoca musicale, gli album elencati sono oggettivamente grandi album. Evidentemente tu non riesci ad essere oggettivo poiché il tuo gusto soggettivo è predominante, il che sarebbe comprensibile.
Definire la musica dei Beatles "immondizia musicale" non ha senso obbiettivamente parlando, sono immondizia PER TE.
Volente o nolente, i Beatles sono tra i gruppi più importanti della loro generazione, a prescindere che piacciono o no.
A: Beh,indubbiamente per suonare "Penny Lane" e "Here Comes The Sun" non occorrono doti tecniche virtuosistiche o geniali intuizioni musicali mi sembra,chiunque potrebbe concordare sull'infantilità sonora di suddette canzoni,invece Beefheart produsse e compose i propri album circondandosi di musicisti di prima categoria selezionati personalmente.E se proprio insisti,concepire "Parable Of Arable Land" piuttosto che "Sgt.Peppers Lonely Heart Club Band" nel 1967 è indice di innovazione e lungimiranza artistica indiscutibile,pertanto mi pare che il commento da te espresso non apporti nulla di costruttivo alla discussione.E non credere che io collimi ciecamente con tutti i giudizi del signor Piero,tutt'altro,ma irrefutabilmente le sue opinioni eversive nel panorama della critica musicale hanno contribuito a formare categorie di ascoltatori autonomi ed emancipati da numerose mistificazioni della cultura rock e non solo.Mi sembra invece che la propaganda commerciale imperterrita attorno ad alcuni artisti,su tutti i Beatles,abbia demolito le orecchie di innumerevoli persone a furia di ripetitività nella proposta musicale,impedendo l'espansione degli orizzonti in direzione di personaggi di tutt'altra fattura,rimasti indebitamente nel sottosuolo della notorietà per troppo tempo.
A: Innanzitutto,l'obiettività della fondamentalità dei Beatles riguarda il loro ruolo nella storiografia del costume internazionale,al quale riconosco in prima persona l'indiscusso primato rispetto ad altri artisti o personalità della comunità sociale,di qualsiasi epoca si parli.Ribadito ciò,la questione prettamente musicale,predilezioni o meno,non può prescindere dal contesto culturale globale nel quale i Beatles hanno operato,ed è impossibile affermare razionalmente l'inopinabilità intorno alla fondatezza della loro produzione artistica,dacchè un'analisi storicamente accurata delle dinamiche di quel periodo smentisce sic et simpliciter qualsivoglia velleità apologetica attorno al loro operato.Fino al 1967,l'intento dietro al marchio Beatles non è altro quello di retrodatare reazionariamente le intuizioni del rock'n'roll selvaggio di Berry al formato canzone beat sentimentalistico,dedicato principalmente a orde di adolescenti in età prepuberale.Anche quando si resero conto che tutto questo non si sarebbe potuto protrarre per un altro lustro,lo scenario attorno a loro stava mutando con una rapidità fin troppo drastica e rivoluzionaria,e non poterono far altro che assecondare i sentieri già tracciati da altri artisti.È inutile dilungarsi in amene e inani sequele di nomi e opere,come puoi ben osservare la soggettività non emerge nella critica ai Beatles,bensì quando si tenta disperatamente di proteggerli dagli attacchi più che motivati dei loro detrattori.
B: Ti sbagli, i Beatles già dal 1966 (forse anche 65') incominciarano a fare un altro tipo di musica, e le "orde di adolescenti in età prebureale" smisero di ascoltarli, poiché appunto la loro musica iniziò ad essere matura, innovativa e sperimentale.
Il tuo commento è semplicemente un (comprensibile) gusto soggettivo, la storia musicale (e gli stessi musicisti di quella generazione) e gli svariati critici musicali son quasi tutti concordi nel riconoscere l'importanza ed i meriti artistici dei Beatles. Certamente al mondo c'è chi, come te, non è d'accordo, ma è giusto così, sarebbe un mondo noioso altrimenti.
C: Certo certo, accostare un capolavoro come Sgt. Pepper ad una baracconata senza talento come Parable Of Arable Land non è solo da incompetenti musicali, ma pure da cloni scarruffiani senza idee proprie.
Manco la mamma di Mayo Thompson sceglierebbe quella spazzatura ad un qualsiasi album dei Beatles.
C: non sprecare fiato, purtroppo fa parte di quella schiera di seguaci acritici di Piero Scaruffi, e guarda caso nessuno di questi ha la minima preparazione in teoria musicale, infatti li riconosci per gli strafalcioni che con orgoglio professano riportando pedissequamente il pensiero scaruffiano.
Che ricorderei, per sua stessa ammissione non ha mai preso in mano uno strumento musicale.
Ps: immagino che talento ci voglia per fare musica atonale senza un minimo di struttura musicale, i free form freak out dei Red Crayola sono puro rumorismo senza talento, e vengono a smerdare capolavori come Penny Lane e Here Comes The Sun.
A: Come ho già avuto modo di costatare,la discussione si è incanalata lungo uno scontro frontale tra un individuo che tenta di analizzare criticamente il ruolo occupato dai Beatles nel panorama musicale della loro epoca,e l'ennesimo agiografico paladino fanatico,che puntualmente generalizza la disquisizione per narrare le gesta leggendarie dei suoi beniamini,occultando la loro essenziale inconsistenza nella storia del suono novecentesco.Credo che il dibattito possa terminare qui,sarebbe un futile dispendio di parole e tempo prezioso proseguire,ribattendo che nel '65 vennero pubblicati "Help!" e "Rubber Soul",nient'altro che le massime forme di sofisticazioni barocche del beat-pop,tutt'altro che un periodo di maturazione artistica pertanto,o che l'hard-rock fu coniato dai Kinks,perfezionato dai Rolling Stones,evoluto dagli Who e trasposto nella forma estemporanea dell'improvvisazione dai Cream,o ancora che il rock psichedelico di "Sgt.Pepper's" non è altro che un plagio di quello dei 13th Floor Elevators,dei Jefferson Airplane,dei Beach Boys di "Pet Sounds",e quanto altro il magnifico quartetto di Liverpool ha inventato in dieci anni di onorata carriera.Saluti vivissimi.
B: In poche parole non ti piacciono i Beatles, ci sta!
Saluti
A: Intanto suppongo che Thompson credesse nella musica che stava producendo e sperimentando,giacché non era asservito sicuramente alle logiche commerciali capitalistiche dell'industria discografica.Se vogliamo indirizzare la discussione sul talento dei componenti,dubito che la composizione di tre accordi di chitarra reiterati per un brano intero di tre o quattro minuti al massimo,denotino qualche forma di genialità o ispirazione virtuosistica,ma comprendo che quello strano potrei essere io,me ne rendo conto.In ultima istanza,non comprendo perché si continui nell'additarmi come "scaruffiano",Piero Scaruffi non propugna alcuna religione occultista o esoterica,non pratica rituali di iniziazione,non effettua campagne di proselitismo,non è il fondatore di sette massoniche,e io non sono un suo seguace.Che io abbia trovato un fondamento critico-razionale nel mio disprezzo verso i Beatles come musicisti,presente dall'adolescenza e quindi molto prima che facessi incontro di Scaruffi,non implica che la critica verso di loro non appartenga anche e innanzitutto al sottoscritto.Anzi,quelli che per principio di imitazione considerano il signor Piero come una divinità forse sono proprio gli individui come te,i quali necessitano di uno schermo di autodifesa per sbandierare posizioni insostenibili.
A: Se vogliamo ridurla in questi termini d'accordo,ma tutto ciò non è fededegno della storia della musica nel secolo scorso.
B: Più che altro, tu hai il tuo parere soggettivo e ne parli come se fosse una cosa oggettiva. È come se io iniziasse a criticare Stanley Kubrick cercando di far passare tali critiche come assoluta oggettività. Ma come Kubrick rimane unanimemente considerato uno dei più grandi registi, i Beatles rimangono considerati tra i più grandi gruppi della loro generazione. Come ho scritto precedentemente però, ognuno ha i suoi gusti ed è giustissimo che sia così.
B: Comunque Rubber Soul è un bell'album, certamente è inferiore ai successivi ma è comunque un buon album. Anche la maggior parte della critica concorda su ciò
B: Per esempio, tu hai citato positivamente diversi gruppi che sono obbiettivamente grandi nel panorama musicale. Ma nonostante ciò ci sono al mondo delle persone che gli criticano come te stai criticando i Beatles, è normale.
A: Che io non abbia mai approcciato uno strumento musicale,che non mi destreggi nel campo musicologico e teorico-musicale,e che infine sia un tetragono adepto di questo fantomatico "scaruffismo",ideologia secolare non attestata in alcun manuale teologico-religioso a quanto mi risulta,continuano a essere congetture totalmente infondate da parte tua,non suffragate da argomentazioni ed elementi conoscitivi a sostegno delle tesi espresse,quanto piuttosto da una caparbia epanalessi di convinzioni contorte e mitizzate.Anzi,quello che dimostra una totale incompetenza della musica atonal-dodecafonica schonbergiana e weberniana,e della sua inenarrabile influenza su pressoché tutte le forme sonore dei 90 anni successivi del Novecento,dal minimalismo alla musica concreta,dall'elettronica alla elettroacustica per arrivare al Krautrock e a tutto il filone Post-Rock,sei proprio tu da quanto deduco.Ma credo sia opportuno per la salubrità di entrambi terminare qui la discussione.
A: Tutte le opinioni permangono nel soggettivismo,la tua non è esclusa in quanto sei un soggetto umano pensante e produttore di pensieri,quindi il tuo discorso è un tautologico truismo in partenza.Se poi le mie posizioni si connotino di un astio profondo verso la materia in questione è innegabile,ma non sarei certo in questa sezione di commenti se mi limitassi alle mie personali impressioni,mi sembra invece che sinora sia stato l'unico ad apportare un contributo fattuale e oggettivo alla dissertazione,nel senso di una conformità di quanto da me detto alla realtà storica,e i messaggi soprastanti lo testimoniano nitidamente.
A: La maggior parte della critica alla quale tu ti affidi evidentemente non corrisponde alla mia sezione di critica musicale di riferimento,la questione della verità riguarda sempre le differenze prospettiche come puoi notare.Continui ad arrampicarti sugli specchi con commenti di infima fattura per quanto mi riguarda,non comprendo questi tentativi autolesionisti di salvaguardare a tutti i costi una menzognero ordine costituito.
A: Le formazioni che ho menzionato dianzi non sono state tacciate da alcuna critica musicale di reazionarismo o stagnazione,almeno nei loro lavori più eminenti e fondamentali.Tutte hanno apportato un significativo contributo alla storia del rock britannico e mondiale,al contrario dei Beatles."
A voi le conclusioni