https://www.repubblica.it/spettacoli/mu ... 220690593/
Un altro suicidio, purtroppo se ne va anche Keith Flinth, cantante dei Prodigy, dopo Chris Cornell e Chester Bennington. Sono gruppi che non ho mai seguito, pero’ mi fa riflettere l’eta’ che lega questi tristi addii: 50 anni.
Ovviamente non ci sono risposte a nulla, ma potrebbe essere una sorta di incapacità di oltrepassare la linea che demarca, cioe’ i 50 anni, la giovinezza dalla maturita’?
O meglio : la musica di questi gruppi e’ in qualche maniera di protesta, di ribellione, e arrivati ad “una certa eta’“, non si e’ piu’ credibili? Cio’ di cui si e’ protestato diventa, per assurdo , una gabbia dalla quale non si riesce piu’ ad uscire? L’incapacita’ di rinnovare ( e , di conseguenza, rinnovarSI), e innovare la propria musica ?
Noel Gallagher, per esempio, che ha la stessa eta’, in un’intervista ha detto che molti vecchi fan si aspettano il Noel-ragazzo-ribelle degli Oasis, niente di piu’ sbagliato! Non hanno capito che lui , oggi, e’ un signore di 50 anni, che ha smesso con le droghe e con i comportamenti folli, che ha preso coscienza delle sue capacita’ , del percorso, dei soldi guadagnati, e’ un padre di famiglia e, quindi, cerca nuove vie musicali, nuovi stimoli e, dulcis in fundo, si diverte moltissimo andare in giro a suonare, per il piacere di suonare ( e anche guadagnare soldi
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). Il ragazzino di un tempo non esiste piu’, se guarda indietro si vede come un pischello presuntuoso che a 20 anni aveva gia’ conquistato il mondo con le composizioni ma che, oggi, e’ completamente cambiato, migliorato.
Sono riflessioni personali, non ci sono risposte a nulla, cosi .. . Mi spiace comunque molto
