PHIL COLLINS contro TUTTI...
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Concordo sul fatto che per poter giudicare tecnicamente un batterista bisogna essere un batterista (così per ogni altro strumento). Si può parlare quindi di gusto personale, di sensibilità.
Io penso che nel prog "storico" (anni '70) Collins sia inferiore solamente a Bruford. Per mio gusto lo preferisco a Palmer.
In assoluto il migliore batterista prog "di sempre" per me è Neil Peart, di gran lunga.
Per "l'attualità" preferisco Gavin Harrison a Mike Portnoy.
Se si sconfina oltre il prog, ce ne sono troppi... Vinnie Colaiuta e Dave Weckl su tutti (semplicemente mostruosi).
Io penso che nel prog "storico" (anni '70) Collins sia inferiore solamente a Bruford. Per mio gusto lo preferisco a Palmer.
In assoluto il migliore batterista prog "di sempre" per me è Neil Peart, di gran lunga.
Per "l'attualità" preferisco Gavin Harrison a Mike Portnoy.
Se si sconfina oltre il prog, ce ne sono troppi... Vinnie Colaiuta e Dave Weckl su tutti (semplicemente mostruosi).
heracleum mantegazzianum
Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Watcher ha scritto:Devo ancora capire se stiamo parlando di tecnica o altro.
Per poter giudicare un batterista bisogna esserlo, punto. Come che per giudicare un pianista bisogna suonare il piano, eccetera eccetera.
Se parliamo di tecnica il rock e la musica tutta è piena di “manovali”, gente che fa bene il suo mestiere, perché ha studiato, si è applicata e ha preso spunto dai Maestri. Se invece parliamo di fantasia e soprattutto di creatività si deve fare una scrematura, e quelli che emergono non sono poi tantissimi.
Ripeto che per poter giudicare un batterista bisogna essere batteristi. Se chiedete ad un “normale” batterista jazz di stilare una classifica dei migliori, non vi dirà i soliti Buddy Rich, Art Blakey, Max Roach ma farà nomi tipo: Billy Higgins, Barry Altschul o Steve Gadd, tanto per citarne qualcuno tra i “meno” famosi. Nella musica rock è più o meno la stessa cosa. Il batterista del gruppo nel quale suonavo io (il tempo che fu) mi confessava che Clive Bunker/Jethro Tull faceva cose che altri batteristi rock dell’epoca nemmeno se le sognavano, e lui i batteristi li conosceva tutti (nel senso ascoltati). Non amava particolarmente i JT ma apprezzava molto il loro batterista. Chi di noi comuni mortali si sognerebbe di mettere Bunker in alta classifica?
Ma questa è tecnica. Phil Collins varrà poco o niente, come dice il batterista occasionale di Tiziano Ferro, ma soluzioni tipo il 9/8 in Apocalypse/Supper’s Ready (e daje!) dimostrano intelligenza e inventiva. Che poi un normale batterista quella ritmica sappia eseguirla, vedi i batteristi delle molteplici tribute band che lo eseguono alla perfezione, ha poca importanza.
D'accordo. Infatti io non mi permetto di dare giudizi tecnici non essendo né musicista, né musicologo.
Ma se parliamo di jazz non si può prescindere da Art Blakey, Elvin Jones, Buddy Rich, Max Roach, Kenny Clarke, Shelly Manne e, prima di loro, Jo Jones, Sydney Catlett, Gene Krupa, Baby Dodds, Zutty Singleton, Chick Webb e da quello che hanno rappresentato in termini di evoluzione dello strumento dal ruolo di accompagnamento via via più articolato a quello di strumento paritario con gli strumenti armonici.
Steve Gadd, Jack De Johnette, Tony Williams (purtroppo c'ha lasciato già da parecchi anni) tanto per citare tre nomi che non hanno suonato negli anni '40 contribuendo alla nascita del bebop sono il frutto di un percorso storico evolutivo della batteria perfettamente ricostruibile nel suo sviluppo.
Anch'io ho sentito mirabilie su Clive Bunker. Va detto anche, per gli ignoranti come me, l'ascolto attento da più di trent'anni consente comunque di cogliere certe sottigliezze pur non essendo in grado di scrivere commenti approfonditi.
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Hairless Heart ha scritto:Non ne dubito. Se pensiamo che Tony Levin è stato spesso il bassista di Baglioni......pure il batterista della Pausini è un musicista preparatissimo
E indovinate chi suona la batteria nel disco uscito in questi giorni di Baglioni?Hogweed ha scritto:Per "l'attualità" preferisco Gavin Harrison
Difatti molti Jethro-fan preferiscono Barrie Barlow. e anche qui probabilmente la cosa è legata a ciò che si suona, essendo Barlow legato ai lavori tulliani più prog.Watcher ha scritto:Clive Bunker/Jethro Tull faceva cose che altri batteristi rock dell’epoca nemmeno se le sognavano, e lui i batteristi li conosceva tutti (nel senso ascoltati). Non amava particolarmente i JT ma apprezzava molto il loro batterista. Chi di noi comuni mortali si sognerebbe di mettere Bunker in alta classifica?
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Appunto ... io preferisco Ringo Starr rispetto a Joey Jordison degli Slipknot.
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Si da il caso che io sia un batterista, e anche se alle pelli valgo ben poco so riconoscere chi sa suonare e chi no. E' facile parlare di inventiva, ma anche li non puoi fare classifiche...c'è più inventiva sul brano postato da TheNemesis o sul mio? Poi la tecnica, che piaccia o no, è importantissima per un batterista, anzi è la prima dote. Perchè se hai un infinita inventiva ma non sai tenere un 4/4 farai ben poco. Poi ovviamente ognuno ha le proprie preferenze, visto che si fanno nomi io cito Ian Paice, Phil Ehart, Chad Wackerman, Billy Cobham, Cozy Powell, Neil Peart, Mike Mangini, Mike Portnoy....Watcher ha scritto:...
P.s.: vorrei vederlo Ringo Star mentre cerca di fare i groove di Jordison (che oltretutto è sopravvalutato, secondo me, oltre al fatto che non ascolto nemmeno gli Slipknot).
Gobelini, coboldi, elfi, eoni, la mandragora, il fico sacro, la betulla, la canfora, l'incenso, le ossa dei morti lanciate contro il nemico, i nani!
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Comunque per la sfida Collins-Portnoy io voto Collins per le sonorità particolari e per l'uso innovativo (ma i Brand X non avevano anche un percussionista?)
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
In Moroccan roll no, in album successivi si.
Ecco un'altra cosuccia di Filippo... giusto per dimostrare (se fosse necessario...) che può permettersi di fare qualsiasi cosa...
e lui il 4/4 lo tiene bene...
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Mi hai fatto venire in mente una cosa ''simpatica'' con questa frase, e cioè che spesso i batteristi ''monstre'' si trovano in grossa, grossissima difficoltà con i tempi più semplici...purtroppo (anzi, per fortuna) il batterista perfetto non esiste e mai esisterà, così come non esiste colui che è oggettivamente superiore agli altri.theNemesis ha scritto: e lui il 4/4 lo tiene bene...
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
E hai proprio ragione! Ma questo è solo un gioco, non esiste la perfezione in nulla di umano, nemmeno nella batteria. Ma mi sto divertendo un sacco!
OT: a proposito, ere geologiche fa ho suonato anch'io un po' la batteria. Ho avuto la fortuna di fare qualche jam con Riccardo Zegna e Luciano Milanese e, pur non essendo neanche a un decimo del loro livello, ci siamo divertiti un sacco. Questo per dire che la musica deve essere essenzialmente un veicolo per belle emozioni.
OT: a proposito, ere geologiche fa ho suonato anch'io un po' la batteria. Ho avuto la fortuna di fare qualche jam con Riccardo Zegna e Luciano Milanese e, pur non essendo neanche a un decimo del loro livello, ci siamo divertiti un sacco. Questo per dire che la musica deve essere essenzialmente un veicolo per belle emozioni.
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
@ theNemesis
Zegna e Milanese sono stati per anni le bandiere del jazz ligure e, in particolare, genovese. Zegna vive a Loano per quanto ne so.
L'ho sentito qualche anno fa in un piano solo molto divertente dove ha ricordato i suoi pianisti jazz preferiti, Monk ed Errol Garner su tutti. Fra l'altro, suona occasionalmente anche la batteria come Luigi Bonafede altra icona ligure del jazz italiano.
Zegna e Milanese sono stati per anni le bandiere del jazz ligure e, in particolare, genovese. Zegna vive a Loano per quanto ne so.
L'ho sentito qualche anno fa in un piano solo molto divertente dove ha ricordato i suoi pianisti jazz preferiti, Monk ed Errol Garner su tutti. Fra l'altro, suona occasionalmente anche la batteria come Luigi Bonafede altra icona ligure del jazz italiano.
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Non sono così d'accordo. Certo, un musicista coglie certi aspetti prima rispetto ad un profano, ma non credo conti molto lo strumento suonato, anche un chitarrista preparato può giudicare un batterista.Hogweed ha scritto:Concordo sul fatto che per poter giudicare tecnicamente un batterista bisogna essere un batterista (così per ogni altro strumento)
Non dico che sia esattamente lo stesso, ma è un po' come quando si dice che per essere allenatori non occorre essere stati giocatori, e per essere fantini non occorre essere stati cavalli.
Circa il match Collins/Portnoy, per me è sostanzialmente pari. I brani suonati mi portano a dire che Portnoy è più "freddino", ma occorrerebbe giudicarli a brani invertiti.
Collins può suonare Stairway to heaven e contemporaneamente farsi la pedicure. Ci vuole altro.....theNemesis ha scritto:Ecco un'altra cosuccia di Filippo... giusto per dimostrare (se fosse necessario...) che può permettersi di fare qualsiasi cosa...
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Re: PHIL COLLINS contro TUTTI...
Io invece distinguerei un aspetto.Hairless Heart ha scritto: Non sono così d'accordo......
Conoscendo bene uno strumento ci si rende più facilmente conto dell'eventuale difficoltà nell'eseguire certe parti.
E questo è un aspetto di cui, soprattutto chi ama il Prog, tiene conto.
Poi sicuramente una grande parte la fa la cultura musicale propria che ti permette di apprezzare certe sfumature e certe finezze che vanno al di là dell'aspetto puramente tecnico.
Ho visto Portnoy in concerto con i DT (oltre ad averlo ascoltato nei CD), è una macchina da guerra. Però non credo riesca ad essere così versatile come Collins.