Renato Sellani

Una sezione dedicata a tutti gli appassionati del Jazz, nato nei primissimi anni del '900 negli Stati Uniti ma che influenza tutt'ora i più grandi musicisti.

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roberto63
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Renato Sellani

Messaggio da roberto63 »

http://www.lastampa.it/2014/11/01/blogs ... agina.html

Renato Sellani, un grande pianista
Tocco fatato, da Gillespie a Mina


Marinella Venegoni

Che dispiacere, e che sorpresa, la fulminea scomparsa di questo ragazzo di 88 anni. Renato Sellani, una vita alla tastiera, un gentiluomo del pianoforte, Il suo tocco fatato era inconfondibile, era elegante anche nell'energia, un velluto robusto, una sicurezza senza pari. Ha attraversato tutta la storia della musica leggera come veniva chiamata, e del jazz, dagli Anni Quaranta ai nostri giorni. Soltanto a metà ottobre aveva presentato con una festa a Milano il suo ultimo album, "Glad There Is You", un'antologia a tutto tondo, con molto jazz, intitolata come la canzone che gli dedicava Sarah Vaughan ogni volta che si esibivano insieme.

Con i grandi del jazz, Renato Sellani è cresciuto e si è fatto onore. Gli italiani lo ricordano bene per la sua lunga collaborazione con Mina (non si può dimenticare la loro originaria "E se domani"); io personalmente non dimentico qualche sua fuga con il leggendario Nicola Arigliano: s'inerpicavano come ragazzi in certe swingate, quando si incontravano: ed era un godimento. Ma i suoi compagni di strada sono stati Chet Baker, Gerry Mulligan, Bruno Martino del quale migliaia di volte ha suonato la splendida "Estate". E Franco Cerri, ed Enrico Rava; e perfino Billie Holiday, Lee Konitz, Dizzie Gillespie, Bill Coleman. A fine Anni Settanta Giorgio Strehler lo aveva chiamato per scrivere le musiche di un "En attendante Godot", e Beckett da Parigi scrisse per testimoniare il proprio apprezzamento.

Chiunque se la sarebbe tirata alla grande. Ma Sellani non era un tipo così. La sua regola era l'understatement: "Tuttora penso di essere un dilettante a 88 anni", ha detto nell'ultima intervista, a Repubblica, in occasione dell'uscita del disco.

Molti lo conoscevano per i suoi pomeriggi musicali all'Hotel Brufani di Perugia, durante Umbria Jazz, che sono durati fino all'ultima edizione; era già scritturato anche per Umbria Jazz Winter, ad Orvieto.




R.I.P. :(
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Re: Renato Sellani

Messaggio da roberto63 »

Sellani accompagnato da Luciano Milanese e Tullio De Piscopo, nel 1981:

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Re: Renato Sellani

Messaggio da roberto63 »

Con Gianni Basso nell'evergreen Body and Soul:

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Re: Renato Sellani

Messaggio da roberto63 »

con Mina in E se domani:

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Re: Renato Sellani

Messaggio da Harold Barrel »

Grande Roberto [happy] Non mollare, le tue proposte in campo Jazz sono sempre interessanti e mi piace seguirti.
Non conoscevo Renato Sellani prima di aprire questa discussione (neanche per sentito dire, pensa tu).
Dei brani che hai proposto mi sono piaciuti moltissimo il trio e Body and Soul. Veramente un grande jazzista, per non parlare dei suoi vari colleghi. Mi ha incuriosito e vorrei cominciare a conoscerlo. Mi potresti consigliare uno o due album significativi? Li ascolterei con piacere.
« La vita è la palingenetica obliterazione dell’io trascendentale che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’autocoscienza cosmica. »

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Re: Renato Sellani

Messaggio da roberto63 »

Harold, Sellani è sempre stato un musicista molto legato a Milano, alla Rai e anche al mondo pop vedi Mina.
Tuttavia, di tanto in tanto ci deliziava con la sua arte e qui, non sono molto preparato, ho ascoltato qualcosa con piccoli complessi dove la sua vena intimista erompeva efficacemente.

Ho trovato questa bella intervista su jazzitalia, forse il più bel portale in italiano per i jazzofili:

http://www.jazzitalia.net/articoli/int_ ... R6wjWccTL8

E questa discografia parziale:

http://www.netitalia.com/rsellani/sel2.html

Vai sul sicuro con Konitz, Rava, Bosso ecc... Bene anche quando si cimenta al piano solo.
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Re: Renato Sellani

Messaggio da elio77 »

Davvero molto elegante
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