Keith Jarrett - Somewhere before

Una sezione dedicata a tutti gli appassionati del Jazz, nato nei primissimi anni del '900 negli Stati Uniti ma che influenza tutt'ora i più grandi musicisti.

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roberto63
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Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da roberto63 »

Album del 1968 inciso per la Atlantic dall'allora ventitreenne pianista americano nativo di Allentown (PA) in trio con contrabbasso e batteria sul solco dell'altro celeberrimo trio guidato dal sommo pianista Bill Evans.
Partners dell'avventura sono Charlie Haden e Paul Motian: il secondo era stato colonna portante del trio di Evans all'alba dei '60 che vedeva anche la straordinaria presenza del contrabbassista Scott La Faro, uno dei più grandi innovatori dello strumento in un contesto successivo al bebop.

Nove i brani incisi allo Shelly's Manne Hole di Hollywood il 30 e 31 agosto 1968.
Il primo di essi è una versione decisamente curiosa e accattivante di una canzone dalla verve malinconica di Bob Dylan: My back pages.

Eccola:

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Mick Channon
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da Mick Channon »

Ma allora c'è ancora qualcuno vivo nel forum [happy] .Conosco poco o nulla di Keith Jarrett,ma conosco molto bene My back pages di Dylan e questa versione non è niente male.Cosa mi consigli di Jarrett,qualcosa sopratutto della prima parte di carriera.
Tutti sognano di tornare bambini,anche i peggiori fra noi.Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
roberto63
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da roberto63 »

Mick Channon ha scritto:Ma allora c'è ancora qualcuno vivo nel forum [happy] .Conosco poco o nulla di Keith Jarrett,ma conosco molto bene My back pages di Dylan e questa versione non è niente male.Cosa mi consigli di Jarrett,qualcosa sopratutto della prima parte di carriera.
Ciao Mick! [bye]

Il periodo Atlantic è molto interessante, anche se un po' sottovalutato visto lo sviluppo della sua carriera che ebbe una svolta significativa con la firma per l'ECM con i dischi di piano solo e quelli con il quartetto europeo (Garbarek, Danielsson, Christensen).

Gli album sono cinque: Life between the exit signs e appunto Somewhere before, The Mourning of a star, El Juicio, Birth; tutti ristampati, di cui alcuni reperibili con qualche difficoltà; gli ultimi due sono in quartetto con Dewey Redman che si aggiunse ad Haden e Motian formando il cosiddetto quartetto americano così definito in contrapposizione a quello europeo, quartetto che registrò altri album per la Impulse intorno alla metà degli Anni Settanta.

Tieni presente che in quel periodo Jarrett amava sperimentare ed era affascinato anche dal linguaggio dell'avanguardia, del free jazz. Quindi, troverai brani suonati in quella veste e pezzi come My back pages perfettamente tonali e più tradizionali come faceva in quegli anni Bill Evans.

Da approfondire anche il periodo precedente ed in parte contemporaneo con il sassofonista Charles Lloyd che suonava un jazz ispirato a Coltrane, però privo delle asprezze armoniche che spesso si sentono nella produzione del grande sassofonista afroamericano, con curiosità verso il mondo del rock - rivisitarono Here, there and everywhere di Lennon e McCartney!

A me piace molto anche Expectations per l'ECM: è un album del 1972 che racchiude un po' dei suoi trascorsi per l'Atlantic, ma anticipa l'interesse per la musica classica sinfonica e contiene alcuni gustosi dialoghi con la chitarra elettrica di Sam Brown conosciuto ai tempi dell'album con Gary Burton, altro gioiello di quegli anni, anche se mi viene da considerarlo più un album di Gary Burton con Jarrett comprimario di lusso.
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rim67
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da rim67 »

Wow molto coinvolgente il brano che hai postato, credo che approfondirò questo artista partendo dai tuoi suggerimenti [slurp]
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
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Progknight94
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da Progknight94 »

Ehi! Ho intenzione di approfondire stones e solisti, tutta gente che finora non mi ha mai interessato :)

Il pezzo mi piace!
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da baldo »

Grazie per il bellissimo post su Keith Jarrett.
Per chi voglia approfondire la conoscenza di questo grande musicista,questa è la sua discografia
completa,che viene aggiornata periodicamente :

http://www.keithjarrett.it/Approfondime ... graphy.pdf

alla prossima
ciao
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roberto63
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da roberto63 »

rim67 ha scritto:Wow molto coinvolgente il brano che hai postato, credo che approfondirò questo artista partendo dai tuoi suggerimenti [slurp]
Fra l'altro, all'epoca non era così frequente che i jazzisti improvvisassero su temi propri del rock...C'era l'enorme serbatoio di Broadway da cui attingere temi che si prestavano magnificamente allo scopo.

In questo caso Jarrett dimostra di essere un musicista che vive nel suo tempo imparando ad apprezzarne i fermenti come quello rappresentato dalla controcultura giovanile degli anni '60 , ben coadiuvato da Haden e Motian: due grandi musicisti che hanno spesso rivestito ruoli solisti di notevole valore nel jazz con propri gruppi piccoli (Paul Motian Band con Bill Frisell e Joe Lovano ) e grandi (Liberation Music Orchestra di Charlie Haden).
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da elio77 »

E' un paio di giorni che ascolto El Juicio,unico album chr ho' di Jarrett,l'ho preso solo perchè scontantissimo e a dire il vero,non essendo un amante del piano nel jazz,mi immaginavo un palla di disco pieno di virtuosismi fini a se stessi ed invece l'ho trovato molto orecchiabile,ritmato e per nulla monotono,musiche che strizzano l'occhio al sudamerica e al ragtime,sia jarrett che gli atri membri del complesso mi sembrano tecnicamente molto bravi e trovo orecchiabili le loro musiche,album veramente molto bello e credo che sia uin artista che approfondirò
roberto63
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Re: Keith Jarrett - Somewhere before

Messaggio da roberto63 »

Lo conosco poco Elio, ma credo che si collochi sulla stessa linea. Fra l'altro Jarrett, poco più che ventenne era già un musicista sufficientemente formato e maturo.
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