Thread molto interessante!
Concordo con chi e' a favore della lingua italiana, bellissima e piena di sfumature e colori che si adattano perfettamente al genere progressive. Purtroppo non ha l'appeal della lingua inglese per superare i confini geografici, ma a me piace molto ugualmente. Saro' provinciale, ma l'ascolto di questo genere comporta anche una certa attenzione ai testi e nei gruppi italiani prog era d'obbligo una certa levatura di linguaggio , data anche dalle 'linee direzionali' imposte dai grandi gruppi prog inglesi e, siccome i testi - fortunatamente - non si sviluppavano nella famigerata triade cuore-amore-dolore che tanto va di moda oggi, i cantanti dovevano avere anche una dizione ottima per poterli cantare. Accanto a voci che personalmente mi emozionano ancore e per sempre, vedi Tagliapietra , oppure Di Giacomo , all'inarrivabile Stratos e molti altri, che nulla hanno da invidiare ai loro colleghi piu' famosi inglesi, ancora oggi trovo, per assurdo, piu' interesse , fantasia, intelligenza, originalita', proprieta' e profondita' di linguaggio nei testi di queste musiche che nell'appiattimento generale nel quale siamo sprofondati. . .
Per es. posto questo testo molto bello tratto da "Forse le lucciole non si amano piu'" de La Locanda Delle Fate, uno dei miei pezzi preferiti. Poetica non debordante ma semplice, diretta, evocativa, molto bella. ..
"Profumo di colla bianca"
Ombre riposano nella soffitta buia,
Tra i resti di un tempo e i ricami della luce,
Con la polvere trasformano
Libri e quaderni vecchi
E un sogno rimasto a specchiarsi nel tempo,
Tra rovine di un giocattolo.
Profumo di colla bianca, ritrovato qui,
Fantasmi vecchi e nuovi si confondono.
Mille vetri rispecchiano ricordi che un bimbo lasciò.
Raccolgo un libro di immagini sbiadite dalla realtà.
Voglia immensa di chiudere le porte sulla mia età.
Ombre riposano nella soffitta buia,
Tra i resti di un tempo che i ricami della luce
Con la polvere trasformano,
La dietro il muro il vento,
Rapisce al silenzio sospiri confusi
E voci ancora tiepide in un attimo.
Ma il profumo di colla bianca si è fermato qui,
Per regalare al vento le mie maschere.