Musical Box_93 ha scritto:Praticamente solo quella canzone ha disintegrato tutti i partecipanti e le loro canzoni da cerebrolesi
D'accordo con te sulla pochezza del Festival; io (con molta fortuna) ho avuto modo durante lo zapping di ascoltare giusto questi Marlene con la Smith (venivano subito dopo Brian May), ma devo dire chenon mi sono invece piaciuti molto.
Già qualche tempo fa un altro gruppo italiano (o forse erano proprio loro) avevano reinciso questo storico brano, perdendo nettamente il confronto con l'originale.
Hairless Heart ha scritto:La mia conoscenza non va molto oltre alla sacra triade PFM-Banco-Orme.
Non è poi un caso se molti conoscono soprattutto la "triade". Ci sono stati altri gruppi meritevoli, ma che magari sono durati il tempo di 1/2 dischi.
Della PFM i 2 brani più famosi (dal loro primo lavoro) sono senz'altro quelli da non perdere.
Del Banco aggiungerei "750.000 anni fa l'amore"
Delle Orme, dal disco suggerito, oltre a "Collage" direi "Sguardo verso il cielo" e qualcosa dal disco "Felone e Sorona".
Degli Area "hommage a violette......"
Credo di aver sottovalutato un po' quest'album del banco: l'ho ascoltato qualche anno fa per accantonarlo subito (non mi piaceva per nulla, nemmeno le sonorità mi attraevano).
Proverò con un secondo ascolto, magari un po' piu' attento...
Nel frattempo puoi aggiungerne un brano alla compilation, SH61.
« La vita è la palingenetica obliterazione dell’io trascendentale che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’autocoscienza cosmica. »
Davvero non vi piace Darwin???????? E' assolutamente l'album migliore del Banco! Quelle musiche danno veramente il senso dell'album, raccontano veramente la preistoria, l'evoluzione dell'uomo, regalano davvero il senso dell'arcaico secondo me .
A me l'album piace, e anche molto: ti consiglio di riprenderlo in mano, Harold. Ogni tanto bisogna far passare un po' di tempo.
Vorrei però dire che secondo me tra il Banco del Mutuo Soccorso e la PFM non c'è storia: la PFM ha sfornato degli album davvero formidabili, e non a caso tra i gruppi Progressive italiani degli anni '70 è stato l'unico ad aver 'sfondato' anche all'estero... In quegli anni riempivano stadi interi, negli Stati Uniti!
Non sarei così drastico. Anch'io preferisco la Premiata, ma il Banco ha un'indole più prog, contro la maggior percentuale rock dei primi. Direi, per semplificare, che il Banco è più "Genesis", mentre la P.F.M. è più "Yes".
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
Hairless Heart ha scritto:
Direi, per semplificare, che il Banco è più "Genesis", mentre la P.F.M. è più "Yes".
E' vero, specie riguardo ai primi il paragone è abbastanza azzeccato; rialacciandomi al discorso di prima su Darwin, io almeno vi noto su quell'album quello che i Genesis erano soliti fare: trasmettere attraverso le musiche il significato più profondo di un determinato brano, o album; in questo caso il Banco riesce davvero a trasmettere l'idea dell'evoluzione, sembra di stare davvero ascoltando quell'album tra i fumi dei vulcani di una Terra primitiva, tra i dinosauri, tra i cavernicoli ed infine tra le prime grandi civiltà dell'uomo. Il Banco aveva anche una certa vena poetica che li riallaccia ai Genesis più di quanto si possa pensare. Anche se "un pò" di Genesis li sento anche all'interno della PFM, specialmente per quanto riguarda certe musiche, anche se più in generale mi ricordano più i King Crimson di In the Court (gli unici che io conosca veramente). Tornando ai Banco le tastiere di Nocenzi specialmente mi ricordano non poco gli EL&P. Anche se preferisco di gran lunga il Banco alla band di Keith (che comunque ascolto sempre con molto piacere) .
Di solito non tendo ad assimilare troppo il Banco con i Genesis, perchè non è che fossero molto per il Progressive cosiddetto "Sinfonico". Anche se citavano molto i gruppi inglesi, un sound proprio se lo sono fatti. Specie per quanto riguarda le parti cantate... La scelta dell'Italiano non è così banale come può sembrare.
« La vita è la palingenetica obliterazione dell’io trascendentale che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’autocoscienza cosmica. »
Almeno io infatti non intendevo che il modo di suonare del Banco è simile a quello dei Genesis; non lo è per niente infatti. E' il modo di esprimersi che è comune, così poetico e suggestivo per entrambi. Entrambi i gruppi erano capaci, vuoi tramite i testi (chi in english chi in italiano), vuoi tramite le musiche, entrambi riuscivano a regalare all'ascoltatore il senso della "cosa" di cui si stava trattando all'interno di un determinato brano. E per quanto mi riguarda è una cosa molto rara. Per questo i Banco sono più Genesis della PFM, per il modo di "presentarsi" su disco, non di certo per il modo di suonare o per l'approccio verso gli strumenti .
Sulla diatriba PFM/BMS sono più portato per un salomonico pari.
Ma con alcuni distinguo:
Nei testi e nelle parti cantate il favore va nettamente al Banco, che peraltro sono anche musicalmente più "prog".
Entrambi i gruppi vantano musicisti di grande spessore, con un lieve vantaggio per la PFM.
In entrambi noto un infulenza del prog inglese (direi soprattutto dei Gentle Giant), con una connotazione più latina nella PFM.
Il Banco ha retto di più ad alto livello, ma quando ha "sbracato" lo ha fatto in modo eclatante.
Ammetto però che, a tutt'oggi, non saprei esprimere una preferenza.
Voglio però elogiare le Orme, spesso un po' bistrattate (forse perchè totalmente avulse al contesto politico dell'epoca, così come tutto il prog straniero) che, a fronte di un organico ridotto e (forse) di minor capacità tecnica, sono riuscite a reggere il confronto con i 2 mostri sacri sopra citati.
Harold Barrel ha scritto:Nel frattempo puoi aggiungerne un brano alla compilation, SH61.
Mah, del Banco è molto quotata "Non mi rompete", ma forse perchè di più facile presa, con il vocalizzo finale del cantante. Però sarei più propenso a suggerire "Canto di Primavera".
Per le Orme invece c'è un brano, a suo tempo inciso anche come 45 giri e che fece anche un discreto successo commerciale, che stranamente non è incluso nelle classiche raccolte. Sto parlando di "Sera", col sul lato B una suggestiva "India" (era il periodo che sembrava che l'india fosse il nuovo paradiso terrestre )
SH61 ha scritto: Sto parlando di "Sera", col sul lato B una suggestiva "India" (era il periodo che sembrava che l'india fosse il nuovo paradiso terrestre )
Beh, scherzi a parte, bisogna dire che in quegli anni (come certamente sai) l'India ha avuto a che fare con moltissimi tra i più grandi musicisti... Primi fra tutti i Beatles. (http://vintagerockforum.altervista.org/ ... ?f=5&t=327)
Molto bella Canto di Primavera, comunque.
Per chi non la conoscesse:
« La vita è la palingenetica obliterazione dell’io trascendentale che s’infutura nell’archetipo prototipo dell’autocoscienza cosmica. »