Pholas Dactylus
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Pholas Dactylus
come illustra il mio avatar del profilo, sono un amante di questa grandissima band, che ahimè, purtroppo pochi conosceranno, effettivamente non sono mai riusciti a sfondare, era il lontano 1973, i Pholas publicano Concerto Delle Menti, l'album forse più affascinante di tutti i tempi, è l'unico album dei Dactylus, costituito da una sola canzone (esatto proprio come Thick As Brick, ma diverso il tessuto).
L'album (la canzone) si apre con un monologo recitato dal grandissimo Carelli, misto tra fantascientifico e psicologico, ipnotizzante, finito questo partirà questo fantastico viaggio che vi terrà 40 minuti immersi con la mente, in Concerto Delle Menti.
ditemi cosa ne pensate, e chi non ha mai ascoltato, vi invito calorosamente ad intraprendere questo fantascientifico viaggio... e pensate che era solo il 1973, erano molto molto avanti secondo me, anche per il testo
L'album (la canzone) si apre con un monologo recitato dal grandissimo Carelli, misto tra fantascientifico e psicologico, ipnotizzante, finito questo partirà questo fantastico viaggio che vi terrà 40 minuti immersi con la mente, in Concerto Delle Menti.
ditemi cosa ne pensate, e chi non ha mai ascoltato, vi invito calorosamente ad intraprendere questo fantascientifico viaggio... e pensate che era solo il 1973, erano molto molto avanti secondo me, anche per il testo
- Progknight94
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Re: Pholas Dactylus
O.o che cosa vuol dire, mi devo spaventare??? (XD)Progknight94 ha scritto:Mi rivedrai presto.
- Harold Barrel
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Re: Pholas Dactylus
Ho ascoltato il concerto delle menti... Non avevo mai sentito parlare di questo gruppo prima d'ora, e nemmeno mio padre lo conosce. Però ho cominciato ad interessarmi riguardo alla loro (purtroppo breve) carriera.
La canzone mi è piaciuta, credo sia un'ottima fusione Jazz-Rock-Psichedelica!
La canzone mi è piaciuta, credo sia un'ottima fusione Jazz-Rock-Psichedelica!
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Re: Pholas Dactylus
si assolutamente, è un'originalissima suite, con basi fusion e psichedeliche, e un "cantato" recitato, che qualche volta sfiora l'hard rock... un pezzo davvero incredibile... ho il CD a casa... non puoi capire quando lo vedi sullo scaffale quasi con le ragnatele, dimenticato a 16 euro.... mai spesi meglio per un CDHarold Barrel ha scritto:Ho ascoltato il concerto delle menti... Non avevo mai sentito parlare di questo gruppo prima d'ora, e nemmeno mio padre lo conosce. Però ho cominciato ad interessarmi riguardo alla loro (purtroppo breve) carriera.
La canzone mi è piaciuta, credo sia un'ottima fusione Jazz-Rock-Psichedelica!
- Progknight94
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Re: Pholas Dactylus
Eccome se lo conosco
"Il concerto delle menti" si può definire un concept album?
Eccezionale il sound e le suggestioni che questo gruppo riesce a ricreare. E peccato che sia conosciuto da così pochi! Perciò grazie per il tuo topic
"Il concerto delle menti" si può definire un concept album?
Eccezionale il sound e le suggestioni che questo gruppo riesce a ricreare. E peccato che sia conosciuto da così pochi! Perciò grazie per il tuo topic
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Re: Pholas Dactylus
bè concept album io lo intendo per album che hanno più tracce, però volendo si...
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Re: Pholas Dactylus
Anche se non è proprio presto, ora lo ascolto..
- Progknight94
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Re: Pholas Dactylus
Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
Re: Pholas Dactylus
In che senso "più tracce"?Sr.HammilGabriel ha scritto:bè concept album io lo intendo per album che hanno più tracce, però volendo si...
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Re: Pholas Dactylus
con un numero di tracce (canzoni) maggiore di 1
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Re: Pholas Dactylus
Ho capito. Beh, allora non ho nulla da eccepireSr.HammilGabriel ha scritto:con un numero di tracce (canzoni) maggiore di 1
Re: Pholas Dactylus
Non mi aspettavo di trovarli qui, trattasi di rarità assoluta. Tra le migliori band mai apparse sulla scena. Mi chiedo solo se Clementi dei Massimo Volume li conosca o meno.
questa volta è pakistano, tra un mese c'è il libanese
- Hairless Heart
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Re: Pholas Dactylus
Sono tornati!! (del tutto inaspettatamente...)
http://ams-music.it/wp/pholas-dactylus-hieros-gamos/
Di tutti i recenti ritorni del prog italiano, quello dei Pholas Dactylus è certamente il più inaspettato. Pholas Dactylus, proprio loro, gli autori dell’inarrivato – e inarrivabile – capolavoro “Concerto delle menti” (1973). Quarantacinque anni dopo, “HIEROS GAMOS” (dal greco: nozze sacre) segna una delle rinascite più clamorose per una formazione che si credeva perduta per sempre.
L’album, diviso in due parti – una che porta il titolo del disco ed è costituita da un’omonima lunga traccia, e una seconda intitolata “Ognuno da lande diverse”, composta di sette composizioni più brevi – si presenta magnificamente, grazie allo splendido artwork realizzato dall’artista Tiziano Crisanti.
Nelle parole degli stessi protagonisti, “Hieros Gamos” è il tentativo di coniugare (nozze) il passato con il presente, le vecchie e le nuove generazioni, i diversi stili, gli spiriti trapassati e quelli ancora incarnati, nella consapevolezza che nulla può essere palpitante senza questo connubio di profonda empatia (sacre). Si tratta di una suite di 22 minuti composta dal pianista Maurizio Pancotti che ancora una volta vede l’intervento di Paolo Carelli alla voce recitante, in cui i richiami ai musicisti originali qui non presenti costituiscono lo spunto per rivitalizzare messaggi, musicali e non, che Pholas Dactylus (inteso più come forza energetica che come gruppo) non vuole disperdere.
“Ognuno da lande diverse” è invece una raccolta di brevi composizioni individuali, firmate dai tre musicisti originali rimasti operativi (Maurizio Pancotti, Paolo Carelli, Rinaldo Linati) che, dallo scioglimento del gruppo nel 1973 fino ai giorni nostri, hanno seguito strade completamente diverse e isolate, senza alcun contatto né professionale né privato: un tentativo di mostrare come itinerari dissimili ed eterogenei contengano scintille che possano dar luogo a congiunzioni inaspettate.
Un altro ritorno a sorpresa nello spirito più puro del prog italiano!
Tracklist CD:
Part 1
1.Hieros Gamos
Part 2 – Ognuno da lande diverse
2.A personal gift
3.Yellow and blue
4.I don’t want…
5.Ogni volta che tocco il tuo viso
6.Ninna nanna per gianluca
7.Une valse pour nous
8.Ballata di un mercante di sogni
http://ams-music.it/wp/pholas-dactylus-hieros-gamos/
Di tutti i recenti ritorni del prog italiano, quello dei Pholas Dactylus è certamente il più inaspettato. Pholas Dactylus, proprio loro, gli autori dell’inarrivato – e inarrivabile – capolavoro “Concerto delle menti” (1973). Quarantacinque anni dopo, “HIEROS GAMOS” (dal greco: nozze sacre) segna una delle rinascite più clamorose per una formazione che si credeva perduta per sempre.
L’album, diviso in due parti – una che porta il titolo del disco ed è costituita da un’omonima lunga traccia, e una seconda intitolata “Ognuno da lande diverse”, composta di sette composizioni più brevi – si presenta magnificamente, grazie allo splendido artwork realizzato dall’artista Tiziano Crisanti.
Nelle parole degli stessi protagonisti, “Hieros Gamos” è il tentativo di coniugare (nozze) il passato con il presente, le vecchie e le nuove generazioni, i diversi stili, gli spiriti trapassati e quelli ancora incarnati, nella consapevolezza che nulla può essere palpitante senza questo connubio di profonda empatia (sacre). Si tratta di una suite di 22 minuti composta dal pianista Maurizio Pancotti che ancora una volta vede l’intervento di Paolo Carelli alla voce recitante, in cui i richiami ai musicisti originali qui non presenti costituiscono lo spunto per rivitalizzare messaggi, musicali e non, che Pholas Dactylus (inteso più come forza energetica che come gruppo) non vuole disperdere.
“Ognuno da lande diverse” è invece una raccolta di brevi composizioni individuali, firmate dai tre musicisti originali rimasti operativi (Maurizio Pancotti, Paolo Carelli, Rinaldo Linati) che, dallo scioglimento del gruppo nel 1973 fino ai giorni nostri, hanno seguito strade completamente diverse e isolate, senza alcun contatto né professionale né privato: un tentativo di mostrare come itinerari dissimili ed eterogenei contengano scintille che possano dar luogo a congiunzioni inaspettate.
Un altro ritorno a sorpresa nello spirito più puro del prog italiano!
Tracklist CD:
Part 1
1.Hieros Gamos
Part 2 – Ognuno da lande diverse
2.A personal gift
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5.Ogni volta che tocco il tuo viso
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7.Une valse pour nous
8.Ballata di un mercante di sogni
-Non ci sono più le mezze stagioni.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Band on the Run è troppo bassa.
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-Band on the Run è troppo bassa.