Cinema

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Mick Channon
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Re: Cinema

Messaggio da Mick Channon »

Anche io e` un po che non vado piu` al Cinema :( .Sono d'accordo con i pallini dati ai film da Watcher e aggiungerei 4 pallini a Reality di Garrone
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rim67
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Re: Cinema

Messaggio da rim67 »

Proprio ora su la7 "follia esplosiva" con colonna sonora degli u2....film consigliatissimo [hearts]
"Ho lavorato nel settore musicale per un po'. Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi!" Drugo
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Watcher
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Re: Cinema

Messaggio da Watcher »

Un paio di giorni fa è morto Leonard Nimoy, il Mr. Spock di Star Trek. [spock]
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Sii te stesso; tutti gli altri sono già occupati. (Oscar Wilde)
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reallytongues
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Re: Cinema

Messaggio da reallytongues »

ah! l'unico personaggio che gli ho visto interpretare al di fuori della serie Star Trek fu per per una puntata del tenente Colombo
mi era simpatico
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roberto63
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Re: Cinema

Messaggio da roberto63 »

reallytongues ha scritto:ah! l'unico personaggio che gli ho visto interpretare al di fuori della serie Star Trek fu per per una puntata del tenente Colombo
mi era simpatico
Mi ricordo quell'episodio. Era l'assassino che Colombo, dopo le consuete ed apparentemente scalcagnate indagini, inchiodava ineluttabilmente. :D

http://www.imdb.com/title/tt0069900/?re ... lmg_act_63
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Se sembra facile, è dura.
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Re: Cinema

Messaggio da roberto63 »

Forse non tutti sanno che Leonard Nimoy è stato anche musicista e cantante.
Eccolo qui in una cover di Randy Newman:




R.I.P. !
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Carlo Maria
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Re: Cinema

Messaggio da Carlo Maria »

Ho visto diversi film al cinema, quest'anno. Vi riporto i commenti che avevo scritto in altro forum: [happy]

Big Hero 6: carino! La trama ha un andamento abbastanza canonico, ma vi sono comunque momenti inaspettati e in cui la prevedibilità e la scontatezza della storia deviano dai binari di un canovaccio classico. SPOILER I personaggi sono simpatici e ben delineati; il cattivo, dopo la sorpresa telefonata di metà film, si rivela inconsueto in certe sue soluzioni. Il digitale è semplicemente perfetto.

St. Vincent: un filmetto (comunque candidato a qualche Oscar), che possiede in Bill Murray il suo vero e prevedibile punto di forza. Anche nelle sue pellicole meno brillanti, il grande attore americano, che ormai sembra aver conseguito lo status di leggenda vivente a veder alcune consacrazioni che on-line gli vengono attribuite giornalmente, istrioneggia da par suo e disegna con grande sobrietà la parte del burbero asociale. Poiché il cinema è anche divertimento, oltre che riflessione, trovo che la pellicola abbia momenti toccanti e che alla fine si faccia godere molto più di altri film pretenziosi che sono nelle sale ora.

Magic in the moonlight: l'ultimo di Woody Allen è un filmetto davvero da poco, che possiede nella sceneggiatura il suo punto di forza e la sua debolezza: da un lato, alcuni dialoghi brillanti (ma nulla di geniale), dall'altro alcune forzature che rendono macchietta ogni personaggio. Accettabili i protagonisti, ma anche la recitazione si perde su un livello non eccelso e Colin Firth eccede in espressività e smorfie.

American Sniper: semplicemente il peggior film di Clint. Tronfio, propagandistico, retorico, privo di un'analisi attenta delle cause. Descrive un personaggio la cui vita, se è delineata in modo rispettoso, è per me decisamente priva di interesse. Un ottuso bovaro texano elevato ad eroe americano solo per aspetti caratteristici di quella cultura: il fanatismo passato per patriottismo, la violenza giustificata per il suo fine. In alcune analisi che ho letto altrove, si giustifica Eastwood affermando che egli invece voglia palesare questa strisciante subcultura nazionale che fa del personaggio di Cooper una leggenda. Non lo credo, non è in linea con la visione del regista. È semplicemente un film riuscito male.

The imitation game: un film discreto, con un buon Cumberbatch nei panni di Turing.
Anche qui non siamo dalle parti del capolavoro e neanche della pellicola da ricordare, ma è cinema godibile. Non mi è piaciuta l'interpretazione di Keira Knigthtley, e meno ancora quella di Matthew Goode, che trovo bolso e poco adatto.

Gone girl L'amore bugiardo: Tra i film visti di recente, è l'unico che mi abbia lasciato pienamente soddisfatto. SPOILER Una trama sopra le righe, tuttavia tesa e convincente, con un meccanismo ad incastro non scontato.

La teoria del tutto: francamente speravo qualcosa di più e di meglio.
E' una biografia, girata con delicatezza e supportata da buone recitazioni (chissà che Eddie Redmayne non lo vinca davvero, l'Oscar: rispetto ai rivali Bradley Cooper e Benedict Cumberbatch per me la sua interpretazione è vincente, ma devo ancora giudicare il lavoro di altri due attori). La pellicola è piuttosto piana e il trucco non rende bene l'idea del passaggio degli anni sui due protagonisti, che a fine film hanno 25 anni in più rispetto a quando è iniziato, ma a veder lei (che nel mentre ha avuto anche tre gravidanze) non si direbbe affatto.
I dialoghi sono godibili, ma si pone un accento fastidioso (e molto paraculo, conoscendo il fanatismo americano) sull'esistenza di dio. Il film inizia con un protagonista che si definisce un "ateo intelligente" e finisce con un'apertura al divino che magari apprezzerà anche l'Academy. Sull'argomento Hawking dimostra interesse anche nei suoi libri, sia chiaro, e gli dedica diverse riflessioni: si può definire ignosta, da quanto ho letto (dio se c'è non si cura dell'uomo), ma ciò non filtra dalle pellicole, così come non sono presenti la sua conferenza in Vaticano di inizio anni Ottanta, in cui insomma... certo non andò leggero. Il taglio dato alla pellicola fa risaltare insomma alcune aperture per risultare veicolabile a una fetta più grande (e credente) di americani in primis, secondo me.
Nei contenuti, rende benino alcuni temi principali (il rapporto tra i due, la malattia di lui), ma appiattisce un po' la complessità di Hawking e le numerose ricerche che ha portato avanti. Va detto che Hawking il film lo ha apprezzato parecchio, quindi dovrei farmi meno paranoie!

Grand Budapest Hotel: finalmente un bel film!!!
Un cast eccellente molto ricco, che vede, in cammei o ruoli secondari, numerosi attori di livello: Bill Murray, Harvey Keitel, Jeff Goldblum, Jude Law, Edward Norton, Willem Dafoe, Adrien Brody, Owen Wilson e Tilda Swinton.
A vestire i panni del protagonista è un Ralph Fiennes molto brillante.
Il taglio grottesco, una bella sceneggiatura e una rutilante serie di gag e trovate rendono la pellicola un divertissement elegante e piacevolissimo, coinvolgente e appassionante!
Evasione di gran classe, secondo me, con una bella regia. Spero che abbia i riconoscimenti che merita!

Birdman: bel film. Ha una marcia in più sul resto del pacchetto: per me sta dietro solo a Grand Budapest Hotel, per ora, ma, rispetto a quest'ultimo, presenta una morale di fondo che potrebbe renderlo favorito anche sul film di Anderson, almeno agli occhi della giuria. SPOILER Intendo la critica al sogno americano, al profondo desiderio di diventar qualcuno, di emergere, che si tramuta in ossessione. E che, però, inaspettamente, alla fine, si realizza. Vi è un che di molto americano, in questa pellicola. Quanto alla recitazione, molto bravi sia Edward Norton (prima interpretazione che ho visto tra le cinque candidate al premio di miglior attore non protagonista) sia il protagonista Michael Keaton, che disegna perfettamente il ritratto del fallito in cerca di una seconda occasione e ricorda un po' lo strepitoso Mickey Roorke di The Wrestler (film eccellente, ovviamente non premiato dall'academy come avrebbe meritato). Francamente, invece, la nomination a Emma Stone mi sembra eccessiva: bravina, ma la parte è più canonica rispetto a quella di Norton.
E' candidato a 9 statuette... non credo che resterà a mani vuote.

Boyhood presenta una caratteristica geniale e che potrebbe rendere la pellicola vincente: SPOILER il fatto che è stato girato lungo un arco di molti anni, rispettando quelle che sono la crescita e l'invecchiamento reali degli attori. Niente effetti speciali... il regista ha solo aspettato che gli attori invecchiassero abbastanza per poter girare le scene successive. La pellicola raccolta la vita quotidiana dei quattro membri di una famiglia i cui genitori sono divorziati, concentrandosi in particolar modo sulla figura del figlio maschio. Se vedere l'attore invecchiare è straniante e mi riporta alla mente l'esperimento fotografico-filmico narrato in uno dei libri sul signor Malaussene di Pennac (e chissà che non sia alla base davvero dell'idea del regista e sceneggiatore Richard Linklater), la realizzazione però mi lascia alcune perplessità. Intanto, il film può dirsi frammentario: è più un collage di spezzoni che non un'opera organica. L'opera copre circa dodici anni di vita (dai 6 ai 18 anni del ragazzo) e ciò che resta sono flash, tasselli dalla filettatura non perfettamente definita e che si incastrano un po' a fatica. Si percepiscono insomma alcuni salti temporali un po' troppo, mentre altri troppo poco. Pensiamo a Forrest Gump e tralasciamo il messaggio recondito sulla realizzazione del sogno americano che il film di Zemekis si porta dietro: ogni singola parte è fluidamente collocata fra le altre. E' proprio il lavoro del regista e dello sceneggiatore, quindi, quello che qui mi pare non riuscito appieno. Secondo difetto che imputo all'opera: narra la vita vissuta molto bene... trasmettendo anche una certa noia. Il film, oltre 160 minuti, è lungo e a tratti eccessivamente prolisso. Non evidenzia dove voglia andare a parare: manca fino all'ultimo un senso di completezza. Questo aspetto va però anche totalmente ribaltato e aggiunto fra i pregi: si narrano due adolescenze parallele, quelle dei fratelli, e l'invecchiamento dei loro genitori. Non vi è nulla di definitivo in tutto ciò: non c'è la morte in questa pellicola, ma solo una parte della vita. E nel rappresentare vite comuni, ambizioni comuni, percorsi comuni, mostra e rende perfettamente anche quanto tutto ciò non abbia un senso di finitezza. In un film, in una rappresentazione scenica della realtà, Linklater riesce a trasmettere il senso che effettivamente vi sia qualcosa di vero, di reale. E questi sono meriti che allo stesso modo attribuisco a lui, alla sua sceneggiatura e alla sua regia. La bilancia alla fine pende a favore dei pregi della pellicola, per quanto mi colpisca più a livello cerebrale che emotivo (a differenza di Birdman, di Grand Budapest Hotel e di Whiplash). Una pecca ulteriore è costituita dalla recitazione dei due ragazzi, non eccelsa. Sopperiscono un discreto Ethan Hawke (che posso già scommettere non vincerà la statuetta) e una molto brava Patricia Arquette: la migliore del pacchetto.

Whiplash narra invece la storia di un ragazzo che ha il solo desiderio di diventare il miglior batterista jazz del mondo. Un'ossessione pura, cui dedica costantemente il corpo e la mente.
Il film dura appena 105 coinvolgenti minuti e si regge sul vero e proprio duello psicologico tra il giovane protagonista (un bravo Miles Teller che avrebbe meritato la nomination, per esempio al posto di "tacchino lesso" Bradley Cecchino Cazzuto Cooper) e il suo tremendo insegnante J.K. Simmons (che con questa parte spero proprio si aggiudichi un Oscar che sarebbe meritatissimo). Simile al sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket, Simmons forgia i giovani musicisti a suon di insulti, sberle e minacce, li umilia e ne distrugge la psiche. Riuscirà Teller a superare il nemico e a resistere alle sue angherie? Il film è piuttosto semplice nella trama e nella realizzazione, eppure possiede proprio nel rapporto tra i due personaggi principali la sua forza. La sceneggiatura è tesa, la regia misurata (e dispiace che il regista non abbia ricevuto nomination).

Vedere al cinema Una notte al museo 3 (scelta altrui) vuol dire buttar nel cesso sette euro.
Una commedia bolsa, recitata male e semplicemente stupida, che sarà ricordata credo solo per esser stata l'ultimo film di ben due attori, morti da lì a poco: Robin Williams e Mickey Rooney. In modo e in tempi diversi, ma certo non due nomi da poco.

Ho visto Selma, l'unico film candidato alla statuetta principale che ancora mi mancava. Una pellicola gradevole, ben girata e ben recitata, dalla trama lineare, ma con scene forti e rese in modo efficace. Lo colloco nella seconda metà della mia classifica personale di gradimento. Per quanto il personaggio e quegli eventi possano piacere molto alla giuria dem dell'Accademy, non credo che vincerà e già un anno fa hanno vinto (immeritatamente) i neri di 12 anni schiavo. Alla fine dei conti, credo che sarà una lotta a tre, che escluderà anche il pur valido Whiplash. Boyhood, Grand Budapest hotel e Birdman sono i film che si fronteggeranno, secondo me. E vedo Birdman favorito su Boyhood, col mio preferito fanalino di coda del trio.

Turner è una pellicola sottovalutata, che ha collezionato 4 nomination all'Oscar, ma nessuna statuetta. Di spessore sicuramente superiore a diversi tra i film in gara, mi colpisce la sua assenza dalla categoria principale, per quanto non tanto quanto quella di Interstellar e Gone Girl.
Recitato piuttosto bene, ha lo svantaggio di esser un po' troppo lungo: gli ultimi 3/4 d'ora risultano un po' pesanti. Nel complesso, però, è un film discreto e gradevole, con buoni costumi e un'ottima fotografia.

Io ho visto ieri sera Into the Woods.
Non ne sapevo niente, neanche che fosse un musical. Mi sono ritrovato però convintamente appassionato della trama: il film non è perfetto, ma è sicuramente meritevole e godibile, con una riscrittura delle fiabe non banale (penso a Cenerentola, ad esempio), alcuni dialoghi meritevoli e a tratti brillanti, e una Meryl Streep come sempre straordinaria.
Nota sociale: l'età media del pubblico in sala era incredibilmente bassa, forse la più bassa che io abbia visto da almeno 15 anni in un cinema. Il fatto che il film fosse per necessità lungamente in inglese sottotitolato non ha minimamente dato problemi di godibilità al giovanissimo pubblico (mediamente sui 12 anni, direi), che anzi ho sentito ridacchiare su battute sottotitolate. Alla fine del film (a cui hanno assistito in un silenzio sorprendente) è scattato pure l'applauso. Fosse vero che la nuova generazione si stia davvero un po' affinando nella comprensione dell'inglese (beati loro)!

Ho visto Humandroid. Il regista è lo stesso di District 9 e pure l'ambientazione: un Sud Africa violento. Il tutto però non riesce a sollevare dalla profonda mediocrità una pellicola che pur si gioverebbe di un bello spunto iniziale, di qualche brillante spunto, di una spruzzata d'ironia ben servita e di un finale tutto sommato meritevole. Quindi? Come può essere? Sul risultato non positivo incidono diversi fattori: in primis una recitazione mediamente pessima e costantemente sopra le righe, con dialoghi spesso strillati, confusi e isterici. In secondo luogo, i dialoghi risultano grevi e un po' moralistici. Non sempre, e infatti qualche buono scambio ci sarebbe anche, ma per lo più il film resta a metà tra ambizioni futuristico-fantascientifiche e azione pura. Terzo: i personaggi sono per lo più macchiettistici o estremamente piatti e monodimensionali. Avrebbe potuto esser realizzato molto meglio.

Mia madre, di Nanni Moretti.
Un film bellissimo, che ti distrugge. Come ai tempi dell'altro capolavoro morettiano, La stanza del figlio, il regista scava a fondo nel dolore e lo fa con una capacità straordinaria. Il tema della malattia è trattato senza che la sceneggiatura indulga in retorica o in patetismi tipici di altre pellicole e il risultato è che l'opera arriva diritta al cuore, a cui sferra una scudisciata che lascia una ferita aperta. Margherita Buy è molto brava, così come lo stesso Nanni ed il cast tutto, compreso il grande John Turturro, a cui ci si appiglia come ad un salvagente perché le sue scene rappresentano i momenti di momentaneo scioglimento della tensione emotiva.
Un film che ripeto: secondo me è molto bello. Un film che non voglio vedere mai più.

Ho visto Il racconto dei racconti.
SPOILER
Il nuovo film di Garrone non è perfetto, ma è suggestivo e contiene scene di grande impatto. La trama intreccia tre storie che sanno di fiabesco più che del fantasy ampiamente decantato in diverse critiche che avevo letto. I personaggi sono canonici e approfonditi solo a tratti. La recitazione è mediamente meritevole, se si esclude Salma Hayek. I costumi e i paesaggi sono invece stupendi e costituiscono una grande fetta della magia che la pellicola trasmette. La regia è abile e apprezzo il fatto che il regista abbia saputo così nettamente cambiare rispetto agli scenari delle precedenti opere. Segno di eclettismo. Il finale lascia un po' insoddisfatti, un po' perché piuttosto aperto e un po' perché cerca di annodare le fila dei tre discorsi in un'unica scena, non riuscendoci.
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Re: Cinema

Messaggio da Il mago di Floz »

Non li ho visti tutti, ma direi che sostanzialmente concordo (Grand Budapest Hotel, Il racconto dei racconti) e non nconcordo (American sniper, The imitation game) con te.
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Re: Cinema

Messaggio da Watcher »

@Carlo Maria, ho letto che hai citato District 9. A te è piaciuto? A me no, a parte l'originalità della pellicola l'ho trovato recitato malissimo per quello che ricordo.
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Re: Cinema

Messaggio da Mick Channon »

A me District 9 è piaciuto,forse come dice Watcher la recitazione non è il punto di forza del film,ma io ne ho un buon ricordo,dovrei rivederlo.
Per la lista fatta da Carlo Maria,purtroppo ho visto solo Birdman di Inarritu,che ho trovatto ottima ma non all'altezza delle precedenti opere,più cupe e drammatiche.Vorrei segnalare tra l'altro l'ottima colonna sonora.Molti dei film citati saranno visionati al più presto.Curioso per Gran Budapest Hotel,di solito rimango spesso deluso dal cinema di Wes Anderson,masta volta ne ho sentito un gran bene anche da gente che di solito non apprezza i suoi film.
Anche per Eastwood ho sentito parei contrastanti,dovrò visionare anche il film del buon vecchio Clint.Poi i film di Fincher ,Moretti,Garrone e aggiungo Sorrentino,tutti in attesa... :? [chin]
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Re: Cinema

Messaggio da Carlo Maria »

Sì, District 9 l'ho visto e adorato! Il film di fantascienza più riuscito degli ultimi decenni. Superiore a Moon, a Gravity e a Interstellar, secondo me. Davvero ottimi gli spunti sociologici!
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Re: Cinema

Messaggio da Watcher »

Era parecchio che non andavo al cinema e non ho voluto perdermi Sopravvissuto - The Martian di Ridley Scott.
Ottimo film di fantascienza in 3D, emozionante e coinvolgente, anche se Blade Runner è inarrivabile.
Se non lo avete visto, vistatelo. [slurp]
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Re: Cinema

Messaggio da Lamia »

Grazie Watcher, infatti volevo andare a vederlo!

Riguardo "Scent of a Woman", premetto che Al Pacino e' uno dei miei attori preferiti di tutti i tempi, e' talmente credibile che spesso l'ho associato ai personaggi, dimenticando che e' attore [hearts] , e che il film in questione e' fantastico ( mi pare che abbia preso anche l'oscar per la parte), trovo che la versione originale dalla quale il film fu tratto, ovvero "Profumo di donna" di Risi sia superiore, soprattutto per i contenuti. Vittorio Gassman inarrivabile, in quel ruolo, fantastico, nulla da invidiare al collega, direi che fatico a scegliere perche' entrambi eccellenti , sullo stesso piano. [approve]
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Re: Cinema

Messaggio da Mick Channon »

Pur ritenendo Al Pacino un mostro sacro,l'interpretazione di Gassman in Profumo di donna è d'antologia,io preferisco la sua,e come film preferisco anche quello di Risi
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Re: Cinema

Messaggio da Lamia »

.. . d'altro canto e' da Gassman e dal film di Risi che hanno pescato per il rifacimento, non il contrario, dunque mi accodo a te, grandissimo Gassman! [approve]
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Messaggio da Harold Barrel »

Che bel topic! Piacerebbe anche a me discutere di cultura cinematografica. Avevo la mezza idea di aprire una nuova discussione per approfondire i film contemporanei ma penso che non ce ne sia bisogno viste le recensioni del buon Carlo Maria. Poi, del resto, è bello spaziare.

Dei film qui citati mi sento per ora di esprimere il mio disappunto per The Martian che mi ha deluso non poco. Mi è sembrato un misto tra Apollo 13 e Mission to Mars, specialmente il primo un film dai toni patriottici e auto-celebrativi.
Per venire al dunque, da Mission to Mars hanno rubato l'idea dell'unico sopravvissuto su Marte durante una missione, da Apollo 13 le folle esultanti di tutto il mondo che seguono le notizie dello sfortunato astronauta.

Ma il mio più profondo fastidio nasce dalla seguente riflessione: in questi film ci mostrano come noi umani siamo capaci di investire miliardi di dollari per riportare a casa un astronauta rimasto nello spazio; non siamo mai stati in grado di dare la stessa priorità e di fare gli stessi investimenti per tutti gli uomini sulla Terra che muoiono di fame e che vivono in condizioni disastrose...

Per concludere citerei una frase di Leonard Nimoy nei ruoli di Spock, che, vado a memoria, dice all'incirca così: "Voi umani siete capaci di provare grande pietà e compassione per un individuo; ma quanto piccolo è il vostro cuore nei confronti di un grande numero di persone".



Amen [smile]
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Re: Cinema

Messaggio da Lamia »

Pure a me The Martian ha un po' deluso, c'e' sempre quell'atteggiamento accattivante misto a strafottente da guascone americano simpaticone che fa battute anche quando non sa se vivra'. . che noia.


Ho visto invece un film davvero stupendo: "Il Ponte delle Spie " con Tom Hanks. Dialoghi intelligenti, lo spettatore viene coinvolto in modo serio a attento alla vicenda, bello bello! [approve]
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Re: Cinema

Messaggio da Mick Channon »

Ho visto anche io "Il ponte delle spie",ottimo film. Spielberg quando gira film "seri" lo preferisco.
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Re: Cinema

Messaggio da Harold Barrel »

Non ho visto il film con Tom Hanks. Quando è uscito?
Fra i film usciti di recente mi sento di consigliare "Spy" e "Kingsman: Secret Service". Entrambi visti al cinema, mi sono piaciuti in primo luogo per la loro auto-ironicità - totalmente assente in pellicole come "The Martian", che si prendono fin troppo sul serio. In "Kingsman" mi è piaciuto rivedere Colin Firth (secondo me un ottimo attore) e Michael Cane. Anche la tematica sociale trattata, ovvero la nostra crescente dipendenza nei confronti della tecnologia, è sicuramente un buono spunto di riflessione.
"Spy" ha nel complesso dei toni più buffi e mi è piaciuto per le risate dissacranti che provoca nei confronti della grandissima attuale moda dei film stracolmi d'azione e effetti speciali demenziali.
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Re: Cinema

Messaggio da Il mago di Floz »

Concordo per Il ponte delle spie, filmone.
Ho inoltre decisamente apprezzato anche The martian, anche perché avevo prima letto il libro (ecco, nel confronto una cosa che mi ha dato un po' fastidio c'è stata, ma pazienza).

Ho visto quello di Zalone, piuttosto intelligente: da qualche parte ho letto che è il Fantozzi della nostra epoca (almeno per me che ho trent'anni), penso sia vero.

Ma ora ditemi: se anche voi - come me - ragionate in una galassia lontana lontana, che ne pensate di Episodio VII?
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